Forse è stato meglio così perché questo mi ha dato una lucidità che magari prima non avrei avuto.
Non era uno dei miei sogni ricorrenti, ma gli assomigliava sotto molti aspetti.
Ricordo che eravamo sedute sul bordo di un marciapiede.
Ricordo che parlavamo.
Ricordo che era come se gli anni in cui ci siamo ignorate non fossero mai esistiti.
Ricordo che provavo un sollievo indescrivibile per questa cosa.
Ricordo che eri seduta accanto a me eppure sentivo lo stesso terribilmente la tua mancanza.
Mi sono svegliata in uno stato di confusione - come succede sempre quando ti sogno.
E per un po' mi sono convinta che fosse reale, ho pensato ai giorni in cui ci sedevamo sui gradini della scuola elementare oppure sulla panchina in piazza contro il muro dell'anfiteatro a chiacchierare e a vedere chi passava - ci ho pensato tutta la mattina.
Chissà, magari in un universo parallelo stavamo davvero vivendo quel momento.
E poi, quasi neanche a farlo apposta, mentre andavo al lavoro quel giorno nella mia playlist in macchina è stato il turno di The Sound of You and Me degli Yellowcard - e fa sempre male.
I will not forget the sound of you and me
When we were friends
When we were friends
Mia madre è praticamente riuscita a sradicarmi dalla testa ogni pensiero riguardo alla mia convinzione che le coincidenze non esistono, ma quando succedono queste cose non posso fare a meno di chiedermi se invece le coincidenze esistono davvero e se esistono, allora devono avere un motivo.
La musica è sempre quella tiene in piedi una parte della mia vita.
L'ultima traccia della playlist che ho in macchina - prima che cominci di nuovo dall'inizio - è una versione acustica di Thunder dei Boys Like Girls, registrata prima ancora che diventassero famosi.
E lo so che ormai l'ho detto tante volte, ma ancora una volta - cantandola - mi sono resa conto di quanto sia tornata ad essere solo mia. Di quanto ora sia spoglia di qualsiasi connotazione relativa a NAC.
Ed è una sensazione bellissima.
E visto che in macchina è ancora il turno dell'album When You're Through Thinking, Say Yes, ieri ho capito qualcosa che prima proprio mi sfuggiva.
Dico sempre che quell'album mi ha cambiato la vita, che mi ha fatto amare gli Yellowcard come prima non li avevo mai amati, che li ha fatti diventare la mia band preferita e che da quel momento in poi i loro album sembravano andare di pari passo con la mia vita.
Quello che non avevo capito è che la musica che amiamo - quella che davvero resta con noi lungo il corso della nostra vita - ci offre nuove prospettive che cambiano con la nostra età e con le nostre esperienze.
With You Around e Hang You Up erano tracce che associavo a NAC.
Poi ieri le ho sentite e stavolta con un orecchio nuovo - con occhi nuovi e prospettive nuove.
With You Around è una bellissima canzone d'amore che ora dedico a me stessa perché la seconda strofa mi descrive ancora alla perfezione nonostante siano passati otto anni.
Hang You Up ha cambiato anche lei destinatario - prima mi faceva pensare a NAC e invece ieri mi ha fatto pensare a te.
It's hard to see you, we are older now
And when I find you, you just turn around
And when I find you, you just turn around
Ho sentito questo verso e ho subito avuto un flash dell'ultima volta che ho ti ho vista un paio di mesi fa, di come io abbia provato a salutarti e di come tu ti sia girata dall'altra parte.
Di come abbia fatto male anche se non lo volevo ammettere.
E ho pensato alle tre volte che ho letto Il Grande Gatsby di Fitzgerald e di come ognuna di quelle tre volte mi abbia permesso di cogliere sfumature nuove della stessa storia perché io nel frattempo ero cresciuta.
E allora ho pensato che magari è la stessa cosa con la musica e con le canzoni che amiamo, quelle che ci definiscono e quelle che restano con noi nel corso degli anni perché non sono cotte passeggere.
Quelle canzoni che sono amore vero, quelle che anche dopo quasi un decennio sono in grado di darti qualcosa di nuovo - un nuovo ricordo, un nuovo sorriso, una nuova lacrima, un nuovo rimpianto, un nuovo significato.
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