lunedì 21 gennaio 2019

Sono in silenzio da molto tempo - forse perché ho messo sotto silenzio tutto il resto di me stessa. 

Ricordo che quando ero piccola leggevo proprio per il gusto di farlo, mi piaceva l'idea di conoscere altre storie. 
Poi ho smesso per anni e quando ho ripreso negli anni universitari - esattamente come avevo fatto negli anni di liceo, ma con la scrittura - cercavo storie che parlassero di me e che mi aiutassero ad affrontare il dolore, la rabbia e tutto lo schifo degli anni precedenti. Cercavo qualcosa che mi analizzasse, ma che fosse anche più economico di uno psicologo. 

Non ho mai smesso davvero di scrivere, ma poi le cose hanno iniziato ad andare così male che con il tempo ho perso anche quello, preferendo soffocare tutto. 
Perché le parole possono essere molto pericolose e la rabbia che ho dentro potrebbe causare seri danni.  
E così mi sono messa a cercare libri che parlassero di altre storie, di storie che avevano poco a che fare con la mia - storie di persone a cui è andata molto peggio. 
E forse in qualche modo ho fatto un po' evaporare la rabbia.  


Avrei voluto scrivere il mese scorso perché mi era sembrato di averti visto. 
Ero uscita da questo posto e in strada c'era un ragazzo che ti assomigliava così tanto che per un momento mi sei sembrato tu e non nego che la cosa inizialmente mi ha fatto un certo effetto. 
Ma poi ho iniziato a camminare e non mi sono più voltata indietro. 

Avrei voluto scriverlo il giorno dopo, ma in quel modo mi sembrava di dargli troppa importanza - razionalmente so bene che quello che "provavo" per te non aveva nessuna base o ragione di esistere, eppure quando mi sembra di incontrarti ancora sento quel filo che mi "tira" verso quegli anni e quella ragazzina che sono stata. 


Nel corso di questo ultimo anno e mezzo ho riscoperto gli Our Last Night e ora stanno tra le mie band preferite in assoluto. 

Ricordo l'album con cui li ho scoperti - The Ghosts Among Us del 2008. 
Ma ero già in quel periodo in cui il troppo screamo iniziava a darmi fastidio e di quell'album ho sempre conservato solo le prime due canzoni - Symptoms of a Failing System e Timing Is Everything.  
E poi sappiamo tutti che ho iniziato a distaccarmi da certa musica di quegli anni. 

Ma nel corso dell'ultimo anno e mezzo ho recuperato tutto e sì, sono cambiati - fanno sempre canzoni "pesanti", ma Trevor ora canta anche invece di fare solo lo screamer. 

E non esiste molto materiale video di quegli anni in merito ai concerti - gli smartphone di adesso non c'erano e i video ufficiali delle due canzoni che amavo di quell'album non esistono, ma ho visto qualche breve video live e il video ufficiale di Escape ed è stato come fare un tuffo nel passato: Trevor e Matt avevano i capelli lunghissimi come si usava portarli tra i musicisti e le stesse movenze sul palco che ho visto con i miei stessi occhi ai concerti di alcune band emergenti. 
E Trevor era adorabile, all'epoca aveva solo 15 anni e già era uno screamer con una voce incredibile.  

Oggi amo tutte le loro canzoni e le loro cover sono persino più belle delle versioni originali e sono profondamente innamorata delle voci dei fratelli Wentworth, al pari di quelle di Ryan Key e di Martin Johnson.  

On air: Our Last Night - Same Old War (acoustic)

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