mercoledì 13 settembre 2017

Quasi due mesi di assenza - assenza un po' alimentata dalla sottoscritta e un po' creata dalle circostanze. 

Avevo una mezza idea di scrivere ad inizio agosto perché andiamo, pure io so apprezzare l'ironia di certe coincidenze - il primo agosto mi stavo preparando per uscire con le amiche quando mi sono resa conto che, ehi, era martedì. 
Esattamente come undici anni fa. 
E quasi mi sarei aspettata di incontrarti come il fantasma che sei diventata. 

Ma poi ho iniziato a lavorare tutti i giorni anche nove ore e l'unica cosa che volevo fare una volta a casa era dormire. 
Tutto il resto - a parte le serie televisive - è passato in secondo piano oppure l'ho totalmente ignorato. 
Compreso il blog perché comunque sapevo di non avere la voglia e l'energia per scrivere e soprattutto sapevo che non sarebbe servito a niente - che gli antidolorifici che ho dovuto prendere ad un certo punto del mese non lasciavano spazio ad altro perché il dolore fisico era l'unica cosa a cui riuscivo comunque a pensare. 

E poi ieri sera sono uscita di nuovo e guidavo io e nel tratto che ho percorso da sola sono quasi andata in shock: improvvisamente ho visto le strade vuote, ho sentito il freddo che mi ha costretto ad alzare completamente i finestrini, ho ascoltato Tonight dei 3 Feet Smaller e mi sono resa conto di colpo che l'estate è finita e che per me è passata nella più completa solitudine. 
Cioè, di gente al lavoro ne ho vista anche fin troppa con tutti i turisti che sono scesi in vacanza, ma di fatto la mia estate ha visto solo le pareti di casa e le pareti del negozio e se prima me ne rendevo conto ad un livello superficiale, ieri sera mi ha colpita come un macigno. 
Un po' a causa degli orari che facevo e un po' perché... perché ormai la mia vita è questa. 

E anche se mi sono lamentata innumerevoli volte, adesso mi rendo conto che avevo il lavoro a distrarmi e una volta a casa ero così stanca e dolorante che non avevo la forza di accorgermene. 
Ma ora? Ora che l'autunno è qui con tutto il suo freddo, ieri sera mi si sono aperti gli occhi e ho visto tutto l'inverno davanti a me. 
E tutta la tristezza, la rabbia e la solitudine che erano svenute per il dolore ed erano state tramortite dagli antinfiammatori si sono risvegliate più feroci che mai. 

Ho scritto prima che quasi mi aspettavo di vederti sottoforma di fantasma, ma la verità è che sono io quella che sta diventando un fantasma. 

On air: Our Last Night - What You Made Me Do 

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