venerdì 21 luglio 2017

Ci sono notizie che sul momento mi lasciano indifferente e che ci mettono parecchio tempo ad assumere una consistenza... reale

Ieri è morto Chester Bennington, il cantante dei Linkin Park - si è impiccato a 41 anni. 
E io ancora non me ne rendo conto, ma inizio a sentire quella sensazione di pesantezza al cuore e quando la notizia farà davvero presa su di me e mi renderò conto che è vero, allora soffrirò un sacco. 

I Linkin Park sono stati forse il primo gruppo "ribelle" della mia pre-adolescenza. 
Io, che in terza media stavo malissimo e la musica pop non mi bastava più per uscire dalla mia testa. E ricordo questo pomeriggio di inizio primavera: era sicuramente un martedì perché ricordo che ero nel cortile della scuola con i miei compagni di classe dopo il pranzo in mensa e prima delle lezioni pomeridiane. 
E non ricordo esattamente come mi ci sono avvicinata o la prima volta che ho sentito una loro canzone - forse MTV ai suoi tempi d'oro e Breaking the Habit era in rotazione. Però c'era questo mio compagno di classe che ascoltava già musica del genere e ricordo quei suoi due CD che mi sono fatta prestare come se fosse ieri: uno era Does This Look Infected? dei Sum 41 e l'altro era proprio Meteora dei Linkin Park. 

Ed era stato amore - immediatato e assoluto. 
Io ero fissata in particolare con Numb e mia madre adorava Figure.09 e in quell'estate - l'ultima di mio nonno - nessun altro album al di fuori di Meteora era entrato nel mio lettore CD. 
Ho praticamente consumato il Live in Texas a forza di guardare il DVD tutti i giorni e proprio perché così legati a mio nonno, dopo un po' è stato troppo doloroso ascoltarli. 

Minutes To Midnight del 2007 è stato il loro ultimo album che ho amato per intero e A Thounsand Suns (2010) e Living Things (2012) li ho ascoltati pochissimo - ma comunque non ho mai smesso di seguirli sui social e rispettarli per tutti i cambi di sound che decidevano di sperimentare. 

Può sembrare stupido, ma proprio perché se penso ai Linkin Park di conseguenza penso a Meteora e a mio nonno, so che quando la notizia diventerà reale per me sarà come un altro lutto. 
Non li seguivo più da vera fan, ma Chester Bennington ha cambiato il mio modo di percepire la musica - mi ha dato parole e suoni da urlare come prima nessun altro era riuscito a fare. Chester e i Linkin Park mi hanno instradata verso la musica che ascolto ancora oggi quattordici anni dopo il mio primo incontro con un genere così diverso da quello che ascoltavo prima. 

The sound of your voice
Painted on my memories
Even if you’re not with me

Ciao Chester. 
Grazie per tutto quello che mi hai dato e da oggi in poi, quando avrò la forza di riascoltare quelle canzoni, non solo penserò a mio nonno e rivedrò la quattordicenne che sono stata sotto quell'albero nel giardino della scuola media, ma sentirò anche te in ogni singola parola come forse non ho mai fatto. 

Ciao Chester. 

On air: Linkin Park - With You 

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