Non che non ti pensassi, sia chiaro - sai che l'ho sempre fatto.
Sei relegata in quell'angolino polveroso della mia mente a cui ogni tanto decido di dare una pulita.
E in fondo, non molto tempo fa, ti ho anche dedicato un post.
Non credevo che un sms arrivatomi per errore potesse turbarmi così tanto.
Non credevo che a quasi venticinque anni potessi sentirmi ancora quella diciassettenne triste e arrabbiata con solo una manciata di parole.
Ieri dopo pranzo sono tornata in camera mia e sul telefono ho trovato un tuo messaggio e quasi non credevo ai miei occhi.
Non era destinato a me, ma io comunque ti ho scritto in caso non avessi notato lo sbaglio di persona.
Sarò sincera: un po' speravo che mi rispondessi in un qualsiasi modo e sono rimasta delusa quando il mio telefono non ha mai segnato sms ricevuti.
Sono una grandissima bugiarda, la migliore.
Sono anni che vado avanti in questo modo, ignorando il più possibile il tuo ricordo e tutto quello che ad esso è correlato.
E nella maggior parte dei casi ci riesco.
Non ho fatto altro che pensare a quel messaggio per tutto il giorno e alla fine ho ceduto e l'ho detto a mia madre, l'unica con cui sono a mio "agio" nel parlarne perché è la sola persona che ha vissuto tutto dall'inizio alla fine con me.
Serena e Laura e anche Alessia non c'erano quando tutto è cominciato.
Ho parlato con mia madre e ho capito che la cosa che mi ha turbata di più non è stata tanto il fatto di aver ricevuto un sms da te, quanto piuttosto la consapevolezza che anche tu hai ancora il mio numero salvato nel telefono.
È stata anche la prima cosa che ha notato mia madre.
Hai ancora il numero - esattamente come io ho ancora il tuo - e non l'hai cancellato e tu non hai mai cambiato numero.
L'ho già scritto nemmeno un mese fa che io non ho mai avuto il cuore, il coraggio, la forza di cancellare il tuo perché era l'unica cosa che mi rimaneva di te - di quelle che siamo state, di quelle che eravamo.
Sapere che anche tu hai ancora il mio mi porta a domandarmi se anche per te è lo stesso.
Perché hai ancora il mio numero, perché non l'hai cancellato, perché tu non hai cambiato il tuo.
Ieri sera ho ascoltato l'album Changes dei Vanilla Sky.
L'ho scelto inconsciamente, più che altro perché volevo ascoltare On & On che è la mia preferita di quel disco, ma poi mi sono resa conto dell'errore tremendo che avevo commesso.
Poi mi sono resa conto che in quel disco ci sono anche Se Vuoi Andare Vai e Devastante e per come stavo in quel momento, devastante lo è stato sul serio.
Sono andata letteralmente in pezzi.
Sono scoppiata a piangere a causa tua come non facevo da anni, dandomi ancora la colpa di tutto quello che è andato storto.
Chiedendomi ancora una volta cosa sarebbe successo se mi fossi comportata in maniera diversa, chiedendomi ancora una volta se sono io quella da incolpare sul serio.
Era diverso quando non sapevo che tu avevi ancora il mio numero.
Era confortante sapere di avere il tuo ancora salvato nel telefono, una presenza tangibile di te anche se non sapevo cosa sarebbe successo - quando ne accarezzavo l'idea - se avessi provato a contattarti.
Se avresti risposto oppure se una voce registrata mi avrebbe detto che il numero non era più attivo.
E invece ora sei lì - ad un sms di distanza - e io mi sento di nuovo sperduta, senza la terra solida delle mie bugie sotto i piedi.
Ma come ha detto mia madre ieri, ora siamo troppo diverse e non sappiamo nulla l'una dell'altra e della vita che viviamo.
È passato troppo tempo per anche solo pensare di riallacciare una qualsiasi forma di rapporto.
Ho pianto per qualcosa come cinque minuti, mi sono guardata allo specchio e mi sono asciugata le lacrime e ho continuato a cantare i Vanilla Sky mentre finivo di vestirmi.
Poi mi sono stampata un sorriso in faccia e ho raggiunto i miei come se non fosse mai accaduto nulla.
Fake it 'til you make it.
On air: Bastille - Bad Blood
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