giovedì 31 ottobre 2013

Spesso mi sveglio con una canzone in testa.
E non è detto che io l'abbia ascoltata recentemente o anche solo il giorno prima.
Mi sveglio con una canzone in testa e la canticchio continuamente durante la giornata.

Poi ci sono mattine in cui nella mia mente regna solo il silenzio.
E quelle mattine un po' le bramo e un po' le odio.

Non permetto più a me stessa di sognare ad occhi aperti.
O anche a occhi chiusi se è per questo, mentre aspetto di addormentarmi.
Se lo faccio, di sicuro non sono fantasie felici o piene di speranza e arcobaleni.

Otto volte su dieci sogno di ricominciare a farmi male - come se avessi mai smesso, poi.
Nove volte su dieci sogno che siano gli altri a farmi del male - come se non continuasse a capitare.
Dieci volte su dieci sogno entrambe le combinazioni - come se la vita non facesse già schifo di suo.

Oggi sarebbe stato il nostro "anniversario", quindi auguri - dovunque e con chiunque tu sia.
Ricordo quel 31 ottobre di undici anni fa come se fosse ieri, in ogni suo piccolo dettaglio.
Sono pochi i giorni che ricordo così chiaramente a distanza di tanti anni - si contano sulle dita di una mano.
O forse di mezza.
E sai, non fa male pensare a te ora.
Non in questo momento, perlomeno.
Credevo che anche quest'anno sarei stata amareggiata e rabbiosa e tutta quella pericolosa combinazione di sentimenti contrastanti che assomigliano ad una bomba ad orologeria pronta ad esplodere, ma invece no.
Ricordo quel 31 ottobre di undici anni fa e sono stranamente calma, quasi in maniera innaturale.
Forse perché non ha senso essere arrabbiati per l'inizio e quindi la rabbia cieca la conservo per il periodo in cui è finita.

Mi conosco - un po', perlomeno.
Mi fisso su una canzone e l'ascolto finché non mi fisso su un'altra.
Nei giorni passati ero fissata con Miss Missing You dei Fall Out Boy e Trade Mistakes dei Panic! At The Disco, ma da quando sono tornata da Bergamo non ascolto altro che i Boys Like Girls.
Il che non è affatto una novità, considerando che sono uno dei miei gruppi preferiti.
La novità semmai era il fatto che avessi ripreso ad ascoltare qualcosa dei Fall Out Boy e dei Panic! At The Disco.

Avevo già scritto una volta che la prima canzone che sento di un gruppo - o di un artista in generale - di solito è quella che ha una sorta di "imprinting" su di me e che quindi segna il mio gradimento verso di esso.
Di molti gruppi e cantanti che ascolto so dire qual è stata la prima canzone che ho ascoltato o la prima che ho amato.
E molto spesso coincidono.

L'ho detto anche nel post precedente: la prima canzone che ho sentito dei Boys Like Girls e che me li ha fatti piacere è stata The Great Escape.
Ma la canzone con cui li ho amati è stata Thunder.
La consacrazione è arrivata con l'album Love Drunk.

E potrei andare avanti così con Yellowcard, Simple Plan, You Me At Six, Mayday Parade, A Day To Remember e Lene Marlin.
E forse un giorno lo farò ma adesso sto divagando, quindi torniamo in argomento.

Quando uno dei miei gruppi preferiti sta per far uscire un nuovo album, di solito mi fisso con il primo e/o con il secondo singolo.
E per un po' ascolto solo quello/i.
E solo dopo il resto dell'album si fa spazio poco a poco - e a volte mi piacciono tutte le tracce mentre altre volte, non importa quante volte io le ascolti, alcune non riuscirò mai a digerirle.

Prima di far uscire l'intero album, i Boys Like Girls hanno rilasciato un EP con tre canzoni.
È stato amore al primo ascolto con The First Time e Be Your Everything, mentre Life Of The Party faccio fatica ancora adesso a farmela piacere fino in fondo.
Ho ascoltato The First Time e Be Your Everything così tante volte fino ad impararle a memoria in pochissimo tempo e anche quando è uscito l'album intero, quelle canzoni erano comunque quelle su cui mi concentravo di più.
Ma come ho detto prima, poi pian piano anche il resto dell'album si fa strada.

Da quando sono tornata da Bergamo ascolto solo Take Me Home a dimostrazione del fatto che, anche se mi innamoro dei primi singoli, poi magari sono altre le canzoni per cui l'amore rimane.
E il testo..
Beh, diciamo che insieme agli Yellowcard, solo i Boys Like Girls sanno descrivere così bene la mia vita. 


I can hear your voice ringing in my ear,
Telling me to just slow down.
Sometimes I'm on a run. What have I become?
That's enough, I'm tappin' out.

Magari ci sono occasioni in cui l'intero testo si adatta perfettamente e poi ci sono occasioni in cui magari per me è giusta solo una strofa.

Four in the morning, the party's over,
I think I need you now

E questo pezzo vorrei che fosse vero, a volte vorrei aver bisogno di te.
Ma la verità è che no, non ne sento più la necessità. 


On air: Boys Like Girls - Take Me Home

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