lunedì 8 luglio 2013

Avevo ancora diciotto anni quando il primo singolo del terzo album dei Simple Plan è uscito, quando la mia vita aveva conservato almeno una parvenza di normalità prima di venire gettata nuovamente nel caos da lì ad una settimana dopo. 

Era gennaio - il 16, precisamente - e io ero a casa perché il giorno prima mi ero beccata l'influenza gastrica con risultati alquanto devastanti. 
Ero a casa e rosicavo perché, sebbene non avessi studiato granché come facevo in quell'ultimo anno, non era da me saltare un'interrogazione di filosofia visto che io ero sempre la brava ragazza.
Ero a casa e rosicavo perché il giorno dopo avrei dovuto andare ad un concerto, cosa che comunque alla fine ho fatto sebbene poi sia tornata a casa ancora con la febbre. 

Era il 16 gennaio e non si sa come, ero appollaiata su una sedia del tavolo in sala e mi ero lasciata convincere da mia madre a provare almeno a mangiare un pacchetto di cracker e il mio stomaco, dopo aver rigettato quattro volte, proprio non ne voleva sapere. 
Ero intontita dalla febbre ma avevo comunque acceso la tv e l'avevo sintonizzata su MTV ed ecco che ad un certo punto è partito il nuovo video dei Simple Plan, When I'm Gone.

La mia vita aveva sì una qualche parvenza di normalità, ma era comunque un disastro fatto e finito e, non so, When I'm Gone è semplicemente capitata.
Nelle settimane successive mi ci sono attaccata in maniera quasi ossessiva e mi piacevano già i Simple Plan, molte delle loro canzoni significavano già molto per me, ma con quel terzo album è arrivata la svolta. 
È stato come se stessero parlando proprio di me, della mia vita, delle persone che mi circondavano e anche di mio nonno - Save You ne era la prova lampante. 

When I'm Gone ha significato molto per la mia vita e per la mia crescita - o forse sarebbe meglio dire sopravvivenza.
Ascoltavo e cantavo quella canzone con tutta la convinzione possibile, assorbendo fino all'ultima nota. 
All'epoca per me significava tutto e ci credevo, credevo sul serio a quelle parole e pensavo a quando me ne sarei finalmente andata e mi sarei lasciata tutti e tutto alle spalle. 

We're doing it.

I look around me,
But all I seem to see,
Is people going nowhere,
Expecting sympathy.

It's like we're going through the motions,
Of a scripted destiny.
Tell me where's our inspiration,
If life won't wait,
I guess it's up to me.

Woah!
No, we're not gonna waste another moment in this town.
Woah!
And we won't come back, the world is calling out.
Woah!
We'll leave the past in the past,
Gonna find the future.
If misery loves company well,
So long, you'll miss me when I'm gone.

Ooh, ooh, ooh.
You're gonna miss me when I'm gone.
Ooh, ooh, ooh.

Procrastination, running circles in my head.
While you sit there contemplating,
You wound up left for dead (left for dead)
Life is what happens while you're busy making your excuses.
Another day, another casualty.
And that won't happen to me.


Woah!
No, we're not gonna waste another moment in this town.
Woah!
And we won't come back your world is calling out.
Woah!
We'll leave the past in the past,
Gonna find the future.
If misery loves company well,
So long, you'll miss me when I'm gone.

Ooh, ooh, ooh.
You're gonna miss me when I'm gone.
Ooh, ooh, ooh.

You're gonna miss me when I'm gone.
When I'm gone-

Let's go!

Won't look back,
When I say goodbye.
I'm gonna leave this a hole behind me,
Gonna take what's mine tonight.
Because every wasted day becomes a wasted chance.
You're gonna wake up feeling sorry,
Because life won't wait,
I guess it's up to you.


Woah!
No, we're not gonna waste another moment in this town.
Woah!
And we won't come back your world is calling out.
Woah!
We'll leave the past in the past,
Gonna find the future.
If misery loves company well,
So long, you'll miss me when I'm gone.


Ooh, ooh, ooh.
You're gonna miss me when I'm gone.
Ooh, ooh, ooh.
You're gonna miss me when I'm gone.
Ooh, ooh, ooh.
You're gonna miss me when I'm gone.
Ooh, ooh, ooh.
You're gonna miss me when I'm gone.

Ma poi, come ho già detto tempo fa, non l'ho fatto. 
Ho fatto l'università qui e più di un anno dopo il conseguimento della laurea, sono ancora qui e sto cominciando a rendermi conto che sono la prima a farmi restare bloccata in questo posto. 

Ieri pomeriggio stavo andando al centro commerciale con i miei genitori e invece di ascoltare gli Yellowcard oppure i Mayday Parade come faccio ultimamente, ho deciso di ascoltare i Simple Plan. 
E Gone Too Soon è una delle poche canzoni capaci di farmi venire la pelle d'oca anche con un caldo soffocante.

E poi è arrivata When I'm Gone e quando l'ho ascoltata, dopo forse troppo tempo che non lo facevo, mi sono sentita presa in giro. 
Credevo immensamente in quello che avrei fatto dopo il liceo, in quello in cui avrei trasformato la mia vita ma alla fine non ho fatto niente. 
Continuo a non fare niente. 
Mi crogiolo nella mia apatia e quella canzone, che una volta rappresentava la mia via di fuga, improvvisamente mi stava deridendo. 
Mi sono sentita come se fossi al centro di una stanza, illuminata da un riflettore, mentre tutti attorno a me quasi soffocano dal ridere. 

Ma stranamente When I'm Gone ha assunto, non dico un altro aspetto, quanto piuttosto un'altra sfumatura. 
E me ne sono accorta quando nelle mie orecchie è risuonato il verso "life is what happens while you're busy making your excuses"
Direi che tutto questo si spiega da solo. 

In questi giorni ho ripensato a come sarebbe rivederti, a come mi mostrerei più sicura di me e indifferente a qualunque tuo gesto. 
Ma so che la mia è solo arroganza perché in fondo c'è ancora quella ragazzina spaventata e tremante nascosta da qualche parte che non aspetta altro che la prima occasione per prendere nuovamente il mio posto. 
O forse non ho mai smesso di essere quella ragazzina e ho imparato a camuffarmi meglio. 

On air: Simple Plan - What If 

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