domenica 16 giugno 2013

È tipico di te, in realtà.
Nel momento in cui decido che non voglio avere più niente a che fare con te, tu immancabilmente compari.
Che sia nella realtà o in sogno, non importa.
E dio, quanto ti odio per questo.

Non ricordo bene il sogno di stanotte, ma so che per certo stavo scappando da qualcuno.
Come solito, diresti tu.
Come solito, direbbero le mie amiche.

E all'improvviso c'eri anche tu, non so bene per quale motivo.
Ricordo che ero imbarazzata, esattamente come lo ero dopo il nostro ultimo incontro e tu avevi quel ghigno odioso stampato in faccia.
Quel ghigno che, se potessi, prenderei a pugni da tanto mi fa innervosire.

E tu sapevi - come al solito sapevi - che la tua presenza mi rendeva imbarazzata, nervosa e qualunque altra cosa o sensazione mi provochi la tua vicinanza.
E ghignavi.
Mi guardavi con la coda dell'occhio e avevi quel fottuto ghigno in faccia.

Non so perché, ma Laura era vicino a te e mentre tentavo di parlare con lei come se niente fosse - come se tu non ci fossi - vedevo con la coda dell'occhio che tu tentavi di cogliere il mio sguardo e io digrignavo i denti per non darti soddisfazione.
E intanto te la ridevi.

Dio, perché devi infestare anche i miei sogni?
Cosa c'è di sbagliato nel mio cervello?

Mi sembrava quasi di essere in quella canzone di Tiziano Ferro.

E più mi vorrai e meno mi vedrai
E meno mi vorrai e più sarò con te
E più mi vorrai e meno mi vedrai
E meno mi vorrai e più sarò con te
E più sarò con te, con te, con te
Lo giuro

Dio, ma mollami.
Ma soprattutto, tanto per citare i miei amati Yellowcard, perché ancora scrivo rivolgendomi a te?
Perché sono così masochista?

I can't believe that I still care enough to write

On air: Goo Goo Dolls - Name

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