venerdì 22 febbraio 2013

Non scrivo da tantissimo tempo, me ne rendo conto.
È solo che non ho voglia di fare assolutamente nulla e mi sento sempre svogliata.
Magari un giorno ho mille pensieri che mi frullano per la testa e nessuna voglia di buttarli giù e altri giorni in cui nella mia testa risuona solamente un ronzio.

Non ricordo di cosa stavo parlando con i miei genitori qualche giorno fa, ma ricordo solamente che ad un certo punto sarei voluta sbottare con un discorso alla "beh, ritenetevi fortunati ad avere una figlia depressa, spaventata da qualsiasi cosa, indifferente al resto dell'umanità e con una tendenza all'autolesionismo e che prima o poi si deciderà ad andare da un fottuto psicologo".

La verità è che non so nemmeno io cosa mi manca o che cosa voglio.
Non so nemmeno se mi manca o se voglio effettivamente qualcosa, soprattutto quando da parte mia passerei tutte le mie giornate a letto a dormire.
Ma faccio finta di stare bene perché non ho voglia di subire un terzo grado.

Ci sono cicatrici sul mio corpo che sono molto più visibili di altre.
C'è quella sul mio ginocchio destro, ricordo di quando correvo nel giardino della mia vicina di casa e sono inciampata, piantandomi un sasso nella carne.
C'è quella sulla mia mano destra, poco sotto il mignolo, ricordo di quando il mio gatto mi ha graffiata un Natale di poco più di quattro anni fa.
C'è quella all'interno del mio polso sinistro, ricordo di una serata in cui sono riuscita ad avere la meglio su un attacco di panico solo facendomi del male.
Sono piccole, alcune bianche e altre ancora rossastre, altre invisibili se non si è nelle condizioni di luce e calore adatte e non si riescono a vedere se non si sa dove guardare.
Ma io so che ci sono, so dove cercare e ogni volta che le guardo, che le osservo con un po' più di attenzione, so a menadito la storia che sta dietro ad ognuno di quei piccoli segni.

Per alcune cose ho una memoria eccezionale.
Se una canzone è legata ad un evento o anche solo ad un periodo che ha avuto anche una minuscola rilevanza nella mia vita, so dire chi la cantava e in che anno e di quale album fa parte.
Altre cose le ho dimenticate, forse perché erano troppo dolorose e io ero già troppo schiacciata a terra per sopportare anche quel peso.
Adesso invece dimentico le cose perché non me ne frega niente.
Le tengo a mente giusto il tempo di finire una conversazione, ma dopo una mezz'ora ho già rimosso tutto dalla mia testa e semplicemente perché non mi interessa abbastanza quello che la gente ha da dire.
Mi chiedo se anche questo sia un sintomo della depressione.

Ogni tanto la sento ancora quella rabbia, però.
Quella rabbia cieca che ha fatto terra bruciata attorno a sé tanto tempo fa, quella che credevo essersi consumata dopo aver bruciato anche la più piccola molecola di ossigeno.
E invece ogni tanto soffia una brezza e ancora io brucio di rabbia, fino a quando l'ossigeno si esaurisce ancora una volta e io torno l'essere apatico che sono di solito.

Poi veramente, gente passata che ricompare nei sogni o nella realtà e rischio sul serio di uscire fuori di testa.
Gente che ancora mi chiede che fine ho fatto e dove sono sparita e l'unica cosa che vorrei rispondere è che spero di sparire dal mondo per davvero, una volta o l'altra.
Poi mi vengono in mente flash di una vita che non mi appartiene più, con persone che non vedo più da anni nonostante fossero la mia ancora di salvezza prima che mi lasciassero andare a fondo e ancora mi chiedo cosa ci sia di sbagliato in me.
E una parte di me ancora desidera avere quella vita mentre un'altra, più forte, urla a gran voce che in realtà rifarebbe tutto nello stesso identico modo, per arrivare sempre a questo momento.
Non sono ancora riuscita a decidermi se sia un bene o un male.

Durante lo scorso fine settimana pensavo che se mai mi chiedessero quale sia la mia canzone preferita, io davvero non saprei cosa rispondere.
Sarebbe già tanto se riuscissi a sceglierne una di quelle dei miei gruppi preferiti e non parliamo nemmeno di tutte quelle "sciolte", a random.
E mi rendo conto che sono sempre indecisa tra due canzoni, esattamente come sono sempre in bilico tra istinto e razionalità.
Degli Yellowcard ad istinto direi "Hang You Up", ma la razionalità vorrebbe che dicessi "Shadows And Regrets".
Dei Boys Like Girls la risposta giusta sarebbe "Go", ma alla finisco inevitabilmente per cedere al richiamo di "Thunder" - e, purtroppo, a tutto quello che concerne quella canzone.
Con i You Me At Six la mia razionalità sceglierebbe "No One Does It Better", ma l'istinto prevale e sceglie "Fireworks".
Dei Mayday Parade vorrei scegliere "Everything's An Illusion" anche solo per il ritmo e invece la scelta ricade su "Miserable At Best".
Di Taylor Swift so che dovrei scegliere "Eyes Open" e invece la scelta ricade su "If This Was A Movie", in cui il co-autore oltretutto è il cantante dei Boys Like Girls - dalla padella alla brace, praticamente.
E mi ritrovo a ridere quando penso che Serena dice sempre che sono troppo razionale e invece guarda qua, finisco sempre per scegliere le canzoni sbagliate perché in fatto di musica non riesco a sopprimere il mio istinto.

On air: Secrets In Stereo - Again

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