martedì 30 maggio 2017

Non ricordo in che modo né perché quel video fosse apparso nei miei feed di YouTube - probabilmente perché in quel periodo ero fissata con Closer dei The Chainsmokers cantata con Halsey e di conseguenza i video di cover fioccavano come neve a dicembre. 

Nei miei feed era comparsa un'altra cover dei The Chainsmokers - di una canzone chiamata All We Know.
Ma non era stato questo a colpirmi, no. 

La cover era realizzata da una band che ascoltavo a 18 anni e di cui avevo conservato solo due canzoni sul computer perché non era mai rientrata tra le mie preferite - probabilmente era il periodo in cui il troppo screamo iniziava a darmi fastidio.

Rivedere il nome di questa band mi ha incuriosita e ho ascoltato un'altra cover realizzata da loro (che ho scoperto piacermi molto più dell'originale), così questo mese mi sono dedicata alla loro riscoperta e mi sono innamorata in particolare di tre canzoni del loro ultimo album. 

E proprio perché ho riscoperto questa band, domenica sono stata incuriosita da questo video su YouTube di una band che non avevo mai sentito nominare ma in cui era presente un featuring con il cantante degli Our Last Night. 
Amore, amore al primo ascolto - il genere che ascoltavo da adolescente, il genere che ancora amo, il genere che mescola melodico e screamo. 


Una volta ero solita, quando parlavo e volevo dire qualcosa senza dirlo davvero, pronunciare una qualche frase che secondo me avrebbe dovuto suscitare qualche reazione. Non dico far scattare un qualche campanello d'allarme su come stessi davvero, ma perlomeno far venire qualche dubbio a chi mi ascoltava. 

Mi sono resa conto che nei mesi scorsi queste mie frasi si sono fatte più esplicite, ma nessuno le coglie e non so come mi faccia sentire la cosa - non so se mi sento preoccupata o se mi sento sollevata. 
La verità è che ci penso spesso, ci penso più spesso di quanto dovrei e di quanto sia sano, penso che se accadesse non mi importerebbe più di tanto. 

Penso anche a ricominciare, specialmente adesso che comincia a fare più caldo e ho le braccia scoperte e tutta quella pelle bianca quasi mi dà fastidio e il fatto che facesse freddo in fondo non mi dispiaceva perché in quel modo ero costretta a non vedere le miriadi di possibilità che mi si stendono sotto gli occhi con la bella stagione. 
C'è una parte di me che vorrebbe ricominciare, ma ancora riesco a tenerla al guinzaglio e con la museruola - però ci penso. 
La sento nello stomaco mentre si fa sempre più solida, mentre grida, mentre mi ricorda quant'era bello sentire qualcosa che non fosse il dolore interiore che mi dilaniava o l'apatia che mi faceva sentire morta. 
Ho passato le dita su quella pelle marchiata di cui solo i miei polpastrelli avvertono i piccoli rilievi di dove passavo la lama, ho visto sotto la luce del sole quelle piccole cicatrici che nessun altro vede e ogni giorno lotto per non aggiungerne altre o per ignorare quella voce che mi incita a fare anche peggio e a seguire le indicazioni neanche troppo velate che anche inconsciamente lascio. 

On air: Fear and Wonder feat. Trevor Wentworth - The Only Way

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