giovedì 29 dicembre 2016

Una volta - o forse anche più di una - ho scritto che avrei voluto essere popolare, una delle classiche ragazze piene di amici e conoscenze e belle e simpatiche che vedi in un qualsiasi teen drama. 
Poi mi sono resa conto che la popolarità non faceva per me, che il mio posto era dietro le quinte - meglio ancora se in fondo alla sala avvolta nel buio. 

Ci sono però occasioni in cui non vorrei essere me, occasioni in cui quella popolarità è vista ancora come una rivincita - come una ricompensa. 
Ci sono poi occasioni in cui l'invisibilità, il fatto di non essere mai stata popolare gioca a mio vantaggio e mi permette di nascondermi. 

Se c'è una cosa che odio è la compassione, la pietà che vedo sul viso e negli occhi delle persone quando mi rivolgono domande talmente dirette che è impossibile evitare di rispondere con qualcosa che non sia la verità e quando nemmeno la bugia più convincente può salvarmi la vita. 

Ho fatto un'arte del mentire, dell'omettere, del cambiare argomento evitando di rispondere alle domande. 
Ho fatto un'arte del non guardare negli occhi le persone, ho fatto un'arte del silenzio. 

Ma poi ci sono quelle volte in cui credo di essere riuscita ad ingannare chi mi sta di fronte, in cui credo di essere riuscita a distrarli, in cui credo di essere finalmente tornata invisibile e lontana dai riflettori di quelle domande che per me assomigliano pericolosamente ad un interrogatorio e mi permetto quindi di rilassarmi un attimo quando all'improvviso vengo presa alla sprovvista, mi ritrovo a terra in stato confusionale e boccheggio come un pesce senza ossigeno. 
E c'è quella piccola frazione di secondo in cui mi rendo conto che neanche la mia bugia migliore riuscirà ad evitarmi la verità ed ecco che poi compare quella disgustosa compassione e io vorrei soltanto prendermi a calci per non essere stata più brava a mentire o per non aver visto che in realtà la persona di fronte a me non si era affatto dimenticata di quello che voleva chiedermi o che la sua attenzione non era mai stata effettivamente distolta da quello che volevo evitare che mi fosse domandato. 

Certa gente è peggio di un cane alle prese con un osso. 

La verità è che sono stanca e che persino le parole che spremo con il contagocce mi sembrano troppe. 
La verità è che vorrei soltanto quell'invisibilità che una volta tanto odiavo quando invece bramavo il suo opposto. E ora che invece la gente mi vede e fa domande, io vorrei soltanto il silenzio che una volta tanto temevo.  

On air: A Day To Remember - If I Leave

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