mercoledì 30 novembre 2016

Ogni tanto dimentico quanto è destabilizzante la sensazione dell'angoscia che mi mozza il respiro. Quanto a volte vorrei solo rannicchiarmi e farmi il più piccola possibile, sperando di sparire. 
Sperando di non scoppiare in lacrime. 

Ogni tanto lo dimentico perché è facile fingere quando sono sola - mi impongo di distrarmi, di fare qualcos'altro, di pensare a qualsiasi cosa che non sia la mia fonte di angoscia. 

E quindi mi sento messa all'angolo quando succede perché i muri che ho costruito non sono più forti come una volta, perché ho disimparato a mentire con disinvoltura e a cavarmela con le parole facendo finta che la mia risposta fosse proprio quella che la persona di fronte a me si aspettava. 

Sono abituata ad essere rigida, un esempio perfetto di autocontrollo e inevitabilmente mi sento mancare la terra sotto i piedi quando sono costretta a spogliarmi della mia armatura e a mostrarmi vulnerabile. 
E mostrarmi vulnerabile è forse la cosa che detesto di più al mondo - è la cosa che mi spaventa di più al mondo. 
E mi sento tremare, mi sento mancare l'aria, mi sento la testa vuota, mi sento umiliata

La verità è che non ho mai lasciato andare del tutto l'idea di essere perfetta e quando questa idea si scontra inevitabilmente con la realtà, vado in pezzi come se fosse la prima volta. 

Non so come fare a stare bene nella mia pelle perché non ci sono mai stata bene sin dal principio, sin da quando ho avuto i primi pensieri coscienti. 
Diamine, forse ho iniziato a desiderare la perfezione già a sei anni quando tutti i miei compagni di classe avevano la vista perfetta e io invece venivo presa in giro perché dovevo portare gli occhiali. Perché io ero già fallata in qualche modo. 
E anche quando la futura ape regina della classe ha iniziato a portare gli occhiali un paio di anni dopo, ho creduto che avrei avuto la mia rivincita - piccola serpe infame quale già ero - ma invece ero solo io che continuavo ad essere presa in giro. 

Ammettere di avere delle mancanze, ammettere di essere imperfetta di fronte a qualcuno mi fa quasi venire un attacco d'ansia. 
Sento la mia mano destra tremare e il polso sinistro formicolare mentre tento di inalare abbastanza aria per non cedere al panico. 

On air: Sebastian Kole - Carry On 

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