“Healing doesn’t mean the damage never existed.

It means the damage no longer controls our lives.”

–Akshay Dubey

Lo sento nel fremito delle mani.
Lo sento nel nodo che mi si forma nello stomaco.
Lo sento nell'urlo che minaccia di squarciarmi la gola quando apro la bocca anche per dire la cosa più innocente possibile - quando apro la bocca anche solo per espirare.

Dico a me stessa che sto meglio, che sono più distaccata ed indipendente, che reagisco meglio in determinate situazioni.

Stronzate.

La verità è che non sono mai guarita, ancora permetto ai vecchi traumi di condizionarmi la vita perché in realtà non conosco un altro modo di vivere e mi sembra di non essere più in grado di cambiare.
O che sia troppo tardi per farlo.

Sono diventata estremamente razionale per riuscire a sopravvivere, ma ora quella stessa razionalità mi si sta ritorcendo contro.

Cado sempre nei vecchi errori, in comportamenti che mi riprometto di non fare mai più.

Questa volta sono riuscita a rimandare il senso di colpa e il disgusto verso me stessa per ben 12 ore.
Direi che è un record.

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