Ho sognato la primavera la notte scorsa.
Ho
sognato giornate di sole e vento fresco e poi la storia è proseguita
secondo il modus operandi di uno dei miei sogni ricorrenti.
Ho sognato che dovevo andare a scuola ed
ero in ritardo, quindi uscivo con il cappotto aperto e lo zaino mezzo
sfatto e dei libri probabilmente assenti.
Ho
sognato che correvo verso il cancello sulla strada perché nei miei
sogni l'autobus viene a prendermi a casa, non sono io che vado alla
fermata.
E ancora con il
cappotto aperto perché c'era una temperatura di quelle troppo calde per
abbottonarselo ma di quelle troppo fredde per passare alle cose più
leggere, guardavo l'autobus in fondo alla strada e intanto cercavo di
finire Paper Towns di John Green.
E
mia madre mi veniva incontro per prendere il libro perché non potevo
portarlo a scuola e io smadonnavo in venti lingue diverse perché mi
mancavano due cazzo di pagine per arrivare alla fine.
E poi arrivava finalmente l'autobus e io
avevo un attacco d'ansia all'idea di salirci e sopra c'erano tutti i
miei compagni di classe delle medie e come al solito finivo seduta di
fianco a quella con cui litigavo furiosamente l'ultimo anno e in realtà
non andavamo a scuola, semplicemente giravamo per tutte le strade di
campagna a raccattare su tutti gli altri e poi l'autobus riprendeva il
giro e ci riportava a casa perché era già l'una passata.
Ricordo
che parlavo con qualcuno, chiedevo notizie di chi non avevo visto
sull'autobus - e di chi effettivamente non vedo nella vita reale da anni - e poi finalmente ero a casa.
Ho sognato mia madre che leggeva la mia copia di High Fidelity
di Nick Hornby e quando le facevo notare che era in inglese, lei mi
rispondeva tranquillamente che non era un problema perché si capiva lo
stesso.
E certo, dov'è il problema nel leggere qualcosa che non è scritto nemmeno in inglese americano ma in British?
On air: Boyce Avenue - More Things To Say
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