martedì 27 gennaio 2015

A parte quelli puramente estetici, quasi tutti i tatuaggi hanno un significato - perlomeno per la persona che se li fa.
E lo sapevo, è la ragione per la quale ho fatto il mio.

Non avevo mai pensato però che anche il luogo - la zona del proprio corpo - in cui ci si tatua è altrettanto importante.

Pensavo a te, ieri sera.
Pensavo a te, come ogni volta che mi accade qualcosa di significativo - ma ammetto che una volta era molto più frequente e che da tempo sono altre le persone a cui comunico per prime qualcosa di importante nella mia vita.

Comunque, ti pensavo.

E sta diventando sempre più difficile ricordare cose di te, stralci di conversazioni realmente avvenute o che forse mi sono inventata, reazioni che potresti avere a certe notizie.

Parlavamo di tante cose - perlomeno delle cose di cui possono parlare due amiche di diciassette anni.
Non ricordo però se abbiamo mai affrontato l'argomento "tatuaggi".
Ricordo quello sui piercing, ricordo che avevi quello al naso e quello che poi ti sei fatta al sopracciglio - e ora non riesco più a ricordare se era il destro o il sinistro.
Non ricordo se avevi un'opinione sui tatuaggi e quindi non riesco proprio ad immaginare la tua reazione se sapessi che me ne sono fatta uno.
Probabilmente non sarebbe nulla di particolarmente eccezionale, considerando che sia tu che le tue sorelle avete iniziato presto a farvi dei piercing e io non ho mai nemmeno voluto i buchi alle orecchie.
Forse per questo sarei curiosa di vedere la tua reazione: io, proprio io con un tatuaggio!

Pensavo a tutto questo ieri sera, pensavo al mio tatuaggio e al suo significato e al luogo in cui l'ho fatto.
L'ho fatto all'interno dell'avambraccio sinistro perché - appena più sopra di dove l'ho effettivamente fatto - forse sarebbe stato un incentivo per smettere di tagliarmi una volta per tutte, ma l'ho fatto lì soprattutto perché avevo bisogno di vederlo.
Enea mi aveva consigliato di farlo al contrario, in modo che fosse dritto quando avevo il braccio disteso lungo il fianco ma io ho rifiutato.
Era - è ancora e sempre - per me, non perché siano gli altri a vederlo dritto.
Ma chissenefrega degli altri.

È una parte di me che guardo spesso, l'interno del braccio sinistro: volevo che il tatuaggio fosse lì per guardarlo ogni volta che ne sento il bisogno.

Pensavo a tutto questo, al mio primo tatuaggio e al posto in cui l'ho fatto e poi ho pensato a quello che ho sempre deciso sarebbe stato il secondo, una volta trovato il coraggio di cominciare e se non avessi trovato l'esperienza traumatica.

Così come sapevo che la zampina e le iniziali sarebbero state il primo, ho sempre saputo che il secondo sarebbe stato - sarà? - il logo degli Yellowcard.
L'ho sempre pensato sul lato destro del mio corpo, il che è strano considerando che ho sempre avuto una predilezione per la parte sinistra di me: per molte cose sono mancina, quando ero nella mia fase emo al liceo ho sempre portato il ciuffo a sinistra, quando volevo farmi il piercing al labbro inferiore lo volevo fare a sinistra, quando i tatuaggi erano solo un'idea che accarezzavo li ho sempre immaginati sul lato sinistro del mio corpo, il mio posto preferito da tagliare è sempre stato il sinistro.

Eppure il logo degli Yellowcard lo vorrei fare a destra - non so, forse per bilanciare le cose.
Lo farei sul lato destro, l'ho sempre immaginato all'altezza delle costole ma solo ieri notte ho capito perché, mentre il mio respiro era l'unica cosa che si sentiva nella stanza buia e sdraiata sul fianco destro percepivo la mia cassa toracica espandersi - lì, proprio in quel momento, ho capito.
Lo farei all'altezza delle costole perché gli Yellowcard non sono solo il mio gruppo preferito, ma sono gli unici che sono in grado di farmi tornare a respirare quando ho una crisi.
Mi è venuta in mente quella domenica in cui ero preda di una rabbia incontrollabile tanto che volevo tirare un pugno al muro e solo Lights and Sounds è stato in grado di calmarmi.
Il 2006 è stato un anno di merda e amo When You're Through Thinking, Say Yes e Southern Air come se non ci fosse un domani, ma anche se è uscito in quell'anno che di salvabile ha ben poco - la nascita di Cico, per esempio - e me lo ricorda sempre, Lights and Sounds resta comunque il mio preferito perché io e Ryan non siamo mai stati così in sintonia.

Quindi è innegabile che un tatuaggio non solo ha un significato, ma conta anche il posto dove lo si fa.

E il logo della mia band preferita non può che andare sulle mie costole, per respirare insieme a me ogni secondo della mia vita.

On air: Yellowcard - You And Me And One Spotlight

5 commenti:

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  2. ciao, sono capitata qui per caso e mi piace molto quello che hai scritto. ci sono un paio di tatuaggi che vorrei e come li ho immaginati me li sono gia immaginati sulla pelle, uno sulla schiena e uno sull'avambraccio come te. quella sulla schiena so perchè ma al braccio non so perchè me lo sono immaginato proprio lì, quindi ti chiedo un consiglio: quello all'avambraccio sarebbe per la mia band preferita, secondo te come faccio a capire perchè l'ho immaginato proprio li? ho letto che tatuarsi a sinistra significa avere una visione pessimistica della vita (nel tuo caso posso immaginare sia così) ma io di solito non sono tragica, tendo ad avere sempre la speranza ultima a morire (non sempre, ovviamente, anzi ultimamente sono un pò a pezzi). tu che dici, mi butto e mi tatuo a prescindere dal significato? (nel senso che se l'ho immaginato lì allora è lì che dev'essere?) scusa per il poema e le domande, magari è strano, ma davvero mi piace molto cosa hai scritto e mi son sentita in sintonia :)

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    1. Premetto che per me è tutto soggettivo e molto personale.

      E' vero che io sono di natura pessimista, ma a prescindere da quello ho sempre avuto un'inclinazione mancina per molte cose che la maggior parte della gente fa con la mano destra. Mia madre dice che l'ho ereditato dalla mia bisnonna, ma da quello che ricordo ho sempre preferito le cose a sinistra - non solo del mio corpo ma anche, tanto per fare un paio di esempi stupidi, nel modo in cui è strutturata la mia camera oppure come mi organizzavo la scrivania quando facevo i compiti per la scuola. Non so, magari dipende anche dal fatto che sono un po' ossessivo-compulsiva.

      Per la questione dei tatuaggi non so esattamente come risponderti, ma di sicuro ti invito a rifletterci attentamente prima di tatuarti. Non è qualcosa in cui ti puoi "buttare" altrimenti corri il rischio di pentirti poi in futuro.
      Come forse avrai già letto, la zampina l'ho fatta all'interno dell'avambraccio sinistro ed è lì per svariate ragioni: volevo poterla vedere subito, dovevo sentire che era "reale", avendo il braccio "occupato" speravo di riuscire a smettere di tagliarmi.
      E' a sinistra e sull'avambraccio perché quando immaginavo dove farmela tatuare era "giusto", era una cosa che sentivo del tutto naturale.

      Quello che devi domandarti e su cui riflettere è se appunto provi quella sensazione, se senti che è naturale e giusto, se senti che sarà una parte di te che è sempre stata lì ma che non è mai stata visibile prima di quel momento. Se hai la sensazione che vorrai quel tatuaggio lì, in quel punto, per sempre.
      Quando ti immagini quello per la tua band preferita sull'avambraccio è perché provi la sensazione che sia una delle prime cose che vuoi vedere di te? E' perché quello che provi per loro è una delle cose che più ti caratterizza come persona?

      Vedi, è tutto molto personale.
      Quello che io provo per gli Yellowcard è qualcosa che voglio tenere per me, qualcosa che non voglio mostrare al mondo come una delle prime cose di me, qualcosa che comunque non riesco a descrivere a parole, qualcosa che mi aiuta a respirare e per questo non l'ho mai immaginato da nessun'altra parte se non sul costato.
      Per il fatto che sia - sarà - a destra, non so spiegare il perché.
      Forse perché dopo un attacco di panico ho iniziato a dormire sul fianco destro quando prima era l'inverso, forse perché ho una cicatrice sull'addome conseguenza di un'operazione chirurgica quando ero piccola e voglio avere qualcos'altro a destra da guardare quando mi specchio che non sia quel segno sullo stomaco.

      Pensaci bene, ma di solito se ti immagini un tatuaggio che ti vuoi fare per il suo significato e non solo per motivi estetici in un punto preciso allora quello è il punto giusto.
      L'istinto ci arriva prima della razionalità.

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  3. grazie per la risposta esauriente! ho immaginato la scritta rivolta verso di me, come hai descritto di averlo fatto tu! e sì, è una cosa personale e non per gli altri quindi per nulla per motivi estetici ma proprio per il significato che avrebbe per me.
    non ci crederai, ma anche io sono un pò ossessivo-compulsiva quindi anche dopo aver preso una decisione che mi sembra ottima mi faccio lo stesso altre domande. poi di solito arrivo a un momento in cui ho come un lampo e capisco cosa voglio davvero.
    ma hai assolutamente ragione, l'istinto ci arriva prima della razionalità, e probabilmente l'ho immaginato lì per poterlo vedere ogni volta che ho bisogno di ricordarmi come posso arrivare a sentirmi... non mi dilungo... :) vorrà dire che è quello il posto giusto.

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