lunedì 15 settembre 2014

Ho sempre avuto sentimenti contrastanti verso settembre, non l'ho mai negato. 
Un po' mi piace e un po' lo detesto e ci ho fatto post infiniti su questo nel corso degli anni, quindi non mi va di ripetermi. 

Settembre significava la fine di un periodo e l'inizio di un altro e mi sto rendendo conto di quanto l'alcol stia (ri)diventando un problema per me perché l'unica cosa a cui riesco a pensare - ora che l'estate è finita e qui da me non c'è rimasto praticamente più nulla - è che adesso le occasioni per uscire e bere si sono drasticamente ridotte. 

Si sa che quando ricado nel mio tunnel di autolesionismo a farne le spese non è soltanto il mio polso ma anche il mio fegato, visto che l'alcol è sempre stato il fedele compagno di quella cazzo di lametta. 
Se penso a com'ero ridotta a diciott'anni quasi mi viene un brivido ma, ad essere sincera, non so se sia di eccitazione o disgusto. 
E non me lo voglio nemmeno domandare per paura della risposta. 

Settembre è quel mese che ha ancora il sapore dell'estate ma che ti coglie impreparata per il freddo improvviso che ti costringe a coprirti. 

Mi rendo conto che ho "ammutolito" molti pensieri nella mia testa; ho iniziato a farlo quando mi sono resa conto che era un gesto necessario per alzarsi dal letto ogni mattina. 
Li ho ammutoliti, gli ho messo la museruola e ora per la maggior parte delle ore della giornata la mia mente si gode il silenzio forzato e sono diventata brava ad abbassare il volume di certi pensieri molesti quando questi riescono a "liberarsi". 
È solo un'altra versione - una migliorata - del mio sistema "ignore it 'til it goes away".

Qualcuno direbbe che sono apatica e probabilmente avrebbe ragione. 


Dicono sempre che devi dimenticare il passato e guardare al futuro se vuoi andare avanti. 
Già, ma come fai a dimenticare se questo passato continua a bussare con insistenza alla tua porta e tenta di manomettere la serratura? 

Ho visto Eleonora più in queste ultime tre settimane che negli ultimi cinque o sei anni. 
E se rifiuto di vederti una prima volta per "bere qualcosa e fare quattro chiacchiere", cosa ti fa pensare che accetterei di venire a cena a casa tua con te, tuo marito e un'altra coppia? 
Per sentirmi fare sempre le stesse domande a cui non avevo voglia di rispondere sette anni fa quindi figuriamoci adesso e piantarmi un sorriso finto in faccia per un tot di ore indefinito? 
Spiacente, ho già dato - e anche fin troppo - negli anni passati e ora, nonostante io sia una autolesionista, ho comunque sviluppato uno spirito di autoconservazione. 
Sono capacissima da sola di farmi del male, non ho bisogno di offrirti quel poco di intero e sano che mi è rimasto su un piatto d'argento come portata principale.

Come si fa a dimenticare la persona che si era e che si cerca di non tornare ad essere quando c'è sempre qualcuno pronto a ricordartelo ad ogni passo?

On air: The Script - If You Ever Come Back

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