venerdì 14 febbraio 2014

If you had a friend you knew you'd never see again...
what would you say?

If you could do one last thing for someone you love...
what would it be?

Say it. Do it. Don't wait.
Nothing lasts forever.


Se potessi tornare a quella sera, probabilmente ti direi "buona fortuna". 
Probabilmente ti abbraccerei stretta per l'ultima volta e ti direi comunque grazie. 

Sono relazioni  - o rapporti che dir si voglia - così profonde quelle che poi plasmano la persona che siamo e che diventeremo, il modo in cui guardiamo e in cui guarderemo in futuro la vita. 
Indipendentemente da come finiscono. 



It's funny how our past frames us.
How the person we used to be
never lets loose of the person we are.
Past failures and disappointments...
even victories take hold of us.
They haunt us like ghosts or visit us like old friends.


La settimana scorsa è stata una di quelle in cui mi sentivo particolarmente a terra e quindi perché non rigirare un po' il coltello nella piaga? 
Così ho avuto la disgraziata idea di riguardarmi i series finale di due dei miei telefilm preferiti - Merlin e One Tree Hill - e credo che neanche tra dieci anni sarò capace di guardare quei due episodi senza piangere una valle di lacrime. 
Dio, quanto mi sono rammollita. 

A volte però è l'unico modo che ho - non dico per guarire, ma per tamponare con un cerotto.
To kiss it better, per dirla in inglese.

Dico sempre quanto il mio controllo sia ferreo per la maggior parte del tempo e proprio perché ho un controllo così ferreo su me stessa, molto spesso non riesco a lasciarmi andare nemmeno quando sono sola perché detesto sentirmi vulnerabile - debole

E allora quando mi prendono le crisi - quelle che mi fanno lo sgambetto e mi colgono di sorpresa - e mi sento a terra, stare peggio poi è l'unica cosa che mi aiuta. 
Cerco qualcosa che mi spinga quel centimetro di troppo oltre il ciglio del baratro e spreco qualche lacrima, quelle che normalmente non permetto a me stessa di versare. 
Piango e il giorno dopo è come se non fosse mai accaduto, continuo la mia vita ignorando completamente quanto stessi male il giorno prima. 

Immagino che quando passi due anni a piangere un giorno sì e uno no - e quello in cui non piangi, lo passi invece prendendo a pugni il muro o tagliandoti la pelle di un polso con una lametta - arriva poi il giorno in cui finalmente capisci che, o continui così per il resto di tutta la tua vita, oppure inizi a farti forza e ad alzarti ogni giorno facendo finta che il giorno precedente non sia mai esistito. 


Stanotte ti ho sognato. 
Normalmente sogn(av)o me e te in una relazione romantica, come l'ho sempre immaginata ad occhi aperti. 
Molto più spesso sogno che tu sai cosa prov(av)o per te e non mi ricambi, però continui a ronzarmi attorno ovunque io vada e mi fissi sempre con quel tuo ghigno irritante stampato in volto e a volte mi sbatti in faccia che ti sei rimesso con la tua ex. 

Stanotte invece ho sognato ancora di aver preso il treno sbagliato - o di essere scesa alla fermata sbagliata, non ricordo. 
E di solito sono inseguita da due tizi che vogliono catturarmi e farmi del male - raramente sono alcuni dei miei aguzzini passati e quasi sempre sono due uomini vestiti di nero che non riesco mai a vedere in faccia.

Stanotte ho sognato che invece eri tu a rincorrermi per questa campagna infinita, mentre io cercavo di schivare continuamente le pozzanghere a terra per non restare bloccata nel fango.
Ed eri una presenza incombente alle mie spalle, quasi come la spada di Damocle tra capo e collo - eri una minaccia per la mia sopravvivenza.

Ricordo un altro sogno in cui io scappavo da te e tu mi braccavi sempre, fino a quando non mi trovavi rannicchiata in un angolo e tu eri in piedi davanti a me bloccandomi ogni via di fuga e mi dicevi che mi avresti sempre trovata. 

Ed era quasi rassicurante quel sogno, ti dirò, perché comunque non avevi tentato di mettermi le mani addosso e in sogno sei l'unico "estraneo" alla mia cerchia a cui permetto di toccarmi. 

Stanotte invece ad un certo punto riuscivi a raggiungermi - cosa che nessuno è mai riuscito a fare, tranne forse una volta - e mi mettevi la mani addosso, mi strattonavi e mi spingevi e avevi sempre il tuo solito ghigno stampato in faccia, ma questa volta aveva qualcosa di diverso dal solito. 
Aveva qualcosa di malvagio, esattamente come la aveva la luce nei tuoi occhi.

Mi sono svegliata di soprassalto, occhi sgranati e bocca aperta in un urlo silenzioso.


E ieri stavo ascoltando i Mayday Parade e mi sono resa conto che sto assomigliando sempre di più alle ragazze superficiali descritte nei loro testi.

On air: Icona Pop - All Night

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