giovedì 15 novembre 2012

I miss you so bad it hurts like the first day.
Like that same day of nine years ago.
Love you as always.

Ricordo ancora cosa stavo facendo quella sera, il luogo e la persona con cui ero.
Non ricordo però se il telefono che aveva squillato fosse il mio cellulare o il suo, se avevo risposto io oppure no.
Ricordo solo che quando il suo suono aveva infranto il silenzio e la relativa quiete della stanza in cui mi trovavo, avevo capito che non potevano essere buone notizie.
Non a quell'ora tarda della sera.
Avevo capito che era finita.


Non ricordo se ho pianto subito o no.
Non ricordo nulla dopo il suono del telefono, non ricordo le parole di mia madre - o forse mio padre? - e non ricordo niente del giorno seguente o di come ho passato quella notte.
Le parole erano solo rumore di sottofondo, le persone solo figure sfocate.
I miei ricordi ricominciano nel pomeriggio del 17 novembre, al momento del tuo funerale.
Non ricordo nemmeno se ero andata a scuola quella mattina o il giorno prima, ma immagino di no.


L'anno scorso mi ero dimenticata di scriverti, forse l'avevo fatto il giorno del funerale e non quello dell'anniversario e immagino che la scusa che fossi impegnata con il tirocinio universitario appena iniziato non regga granché.
Ma mi sembra passato così tanto tempo, molto più di un anno, e boh.. forse il tempo per me ha quasi smesso di avere una qualsiasi rilevanza anche se è assurdo visto che non faccio altro che contare quanti anni siano passati dalla rottura di qualsiasi rapporto importante io abbia mai avuto nella mia vita.
E con te sono passati nove anni.


Mi sono anche accorta che, man mano che passano gli anni, ho sempre meno parole da dedicarti.
Non solo parole di sensi di colpa ma anche parole di scuse.

Quanto è brutto?


Qualche settimana fa credo di averti sognato, proprio in carne ed ossa, non solo di essere venuta a trovarti al cimitero.
Ma il sogno era troppo sfocato e tu eri troppo indistinto per poter ricordare con chiarezza cosa ho sognato.


È vero che il dolore non passa mai ma che con il tempo si attenua.
Per la maggior parte del tempo lo avverto poco, apatica come sono, ma ci sono giornate - come questa - in cui torno a sentirlo esattamente come il primo giorno.
Domenica mattina ho dovuto ricordare a mio padre che oggi è l'anniversario perché non se lo ricordava e la voce mi si è spezzata quando ti ho nominato.
Senza alcun dubbio sarei scoppiata in lacrime se avessi continuato a parlare.


Mi manchi sempre, ma questa non è una novità.

Nessun commento:

Posta un commento