lunedì 8 ottobre 2012

Scritto il 14 gennaio 2012 e chissà perché, adesso che vedo la data, non mi stupisco nemmeno più di tanto.


Avrei voluto che qualcosa mi avvertisse quando la mia vita stava per prendere un brusco cambio di direzione, facendomi finire a terra per la forza con cui mi ha spinta giù.
Invece l'unico suono che ho sentito è stato quello della mia persona che cadeva a pezzi.


Avrei voluto che qualcuno mi prendesse da parte e mi dicesse: "Ehi, non ti fare illusioni. La tua vita fa schifo e continuerà a farlo", invece che lasciarmelo sperimentare sulla mia pelle nel modo più doloroso possibile e lasciarmelo intuire da sola.

Una volta Andrea mi ha detto che nessuno valeva i miei tagli, il mio sangue e le mie lacrime e credo proprio che avesse ragione.
E forse era iniziata così, per altre persone, ma poi è diventato un concentrarsi su me stessa e su quello che c'è di sbagliato in me.
Perché, ovviamente, qualcosa di sbagliato in me c'è.


Non sono mai stata il tipo di persona che viene cercata dalla gente per la sua compagnia.
Direi proprio il contrario, forse perché non sorrido spesso e non do confidenza.

Gli aggettivi con cui mi si descrive spesso sono fredda, riservata, stronza.
Alla meglio, il mio atteggiamento viene definito "indipendente".


Fingo così tanti sorrisi che perdo il conto.
Fingo interesse per le persone, ma non ricordo nemmeno il loro nome perché in fondo non mi interessa affatto.
Fingo una vitalità che in realtà non provo perché mi sento apatica ed estranea a qualsiasi cosa.
Fingo di essere una persona che molto spesso non riconosco allo specchio.
Fingo di ascoltare quello che la gente mi dice, ma in realtà io guardo attraverso di loro.


Penso a quante cose sono cambiate e quante non ne sono cambiate affatto.
E persino le cose che sono cambiate, spesso continuano ad essere sempre le stesse.


Ho letto una frase, o meglio più di una, la cui verità mi ha colpita in piena faccia.

"I told you something. I said being broken up is better than being alone."
"Yeah, and you said it didn't make sense, which it didn't. It still doesn't make sense, because being broken up means you're alone."
"No. Broken up means you had the chance. The chance to succeed or fail. The end of a relationship means there was a relationship, and sure, that's depressing, but it's worse to never get to have one and have to imagine how it could have gone, bad and good and in-between."


Troppo vero.

Nei sogni non sei mai come eri nella realtà.
O meglio, lo sei ma come ti ricordo e come ti ho vissuta.
Quello che viviamo nei sogni è uno strano incrocio di quello che eravamo e di quello che avremmo potuto essere.
Quello che oggi saremmo, se tutto non fosse andato a puttane.

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