domenica 21 ottobre 2012

Mi lascia sempre senza parole il modo in cui gli eventi sembrano sempre ripetersi nella stessa identica (e malsana) maniera.
Non importa il modo in cui inizia, la fine poi è sempre quella.
Magari prima ti sogno e di conseguenza ti penso oppure viceversa, ma poi quando comunque ti penso tu in qualche modo compari in carne ed ossa.
Se non mi lasciasse senza parole probabilmente mi farebbe paura.


La mia parte razionale ha smesso di ricamarci su o anche solo di chiedersi il perché, ma la mia parte emotiva - quella romantica fino al midollo che non riesco ad estirpare in nessuna maniera - ancora si pone le stesse domande di una vita.
Si chiede cosa significhi, se sia un segno particolare di qualcosa.
Perché è assolutamente incredibile come io ti pensi, magari anche dopo mesi in cui il ricordo - il fantasma - di te non mi ha tormentata e tu improvvisamente sei davanti a me.
Mia madre una volta mi ha chiesto perché io mi facessi delle domande del genere, visto che sono solamente coincidenze.
E io non sapevo cosa rispondere e allora mi affannavo per cercare di dare un senso al caos e alla confusione che avevo nella testa e rispondevo che doveva avere per forza un significato.
Ma quale?
Indovina, non l'ho mai scoperto.
Che poi, esistono davvero le coincidenze?
Anche questa è un'altra di quelle domande senza risposta.


Ieri sera ti ho visto e all'inizio non ero sicura che fossi tu.
Vedevo tutti quelli che ti circondavano con gli occhi addosso a me - esattamente come te - e ho evitato gli sguardi perché non reagisco bene in quelle situazioni.
E quando anche Laura mi ha detto che sembravi tu, una parte di me è leggermente sprofondata perché tutto si stava ripetendo esattamente nella stessa, identica maniera.
Quando è stata l'ultima volta che ho parlato a Serena di te?
Giovedì scorso?
E sapevo che non era un bel segno perché ti avevo sognato e poi sono stata per due o tre notti senza musica e immagini di te mi hanno invaso la testa prima che mi addormentassi.


Stavolta però non ho avuto il batticuore come l'ultima volta, forse perché ti ho visto da abbastanza lontano e non sono stata sicura fino all'ultimo che fossi veramente tu.
Mi auguro di essere sembrata una persona normale e non un'invasata come a gennaio.
È passato veramente così tanto tempo dall'ultima volta?
Non mi sono praticamente mai girata verso di te (anche se qualche volta i nostri sguardi si sono incrociati) e non ti sono venuta a cercare.
Credo di essere abbastanza orgogliosa di me.


Generalmente tendo a non ascoltare i sentimenti che ho dentro, perlomeno cerco di farlo fino a quando non mi travolgono.
Letteralmente.
Non so, ogni volta trovo sempre scomode verità con cui non ho voglia di avere a che fare.
Di solito ignoro e continuo a farlo fino a quando posso.


Non so se sono mai stata innamorata in vita mia.
E lo so, mi hai sentita fare questo discorso probabilmente centinaia di volte tra il vecchio blog e questo nuovo, ma è così.
Non credo di essere mai stata veramente innamorata di te perché, diciamoci la verità, in fondo non ti ho mai conosciuto davvero.
Però sei ancora l'unico che riesce a farmi battere il cuore e infatti, mentre ti osservavo andare via, l'ho sentito pulsare dopo mesi di silenzio.
Se non è amore, allora che cos'è?
Una cotta adolescenziale che si è trasformata in un'ossessione nel corso degli anni?
Serena probabilmente ribatterebbe che è solamente uno dei miei meccanismi di difesa per non lasciare avvicinare gli altri.
Forse la ragione sta da entrambe le parti, perché ammetto che ogni tanto ti ho usato come scusa per non farmi coinvolgere ma ancora mi chiedo con chi sei, dove e che cosa stai facendo.
Ti ho osservato andare via e una parte di me stava già per farmi saltare in piedi e rincorrerti.
O chiederti dove stessi andando.
E avevo paura che la tipa che era in gruppo con te fosse la tua ragazza perché mi sentivo male al solo pensiero.


Ogni tanto penso che forse sono innamorata dell'idea di me e te insieme piuttosto che di te come vera persona.
Però mi chiedo come sarebbe se tu in qualche modo fossi a conoscenza di questo blog e di tutte le volte che, indirettamente, ti ho scritto.
Sapresti tutte le parole che in anni non ti ho mai detto a voce e di persona e sapresti anche che persona spezzata io sia in realtà.
Chissà se magari ti metteresti a ridere nel leggere quanto sono patetica quando - ancora - ti scrivo in questo modo.
Ogni tanto mi chiedo se anche altre persone che (mi) conosco(no) di vista siano a conoscenza di questo blog e se quindi sappiano tutto quello che cerco di nascondere al mondo e se sia per questo motivo che mi fissano quando mi vedono.
Magari anche persone che mi detestano.
Il solo pensiero mi mette i brividi e Serena in questo momento direbbe che sono senz'altro paranoica e che dovrei smetterla di dare così tanta importanza agli altri.


Seriously, calm the fuck down.

Chissà se mi leggi o se l'hai mai fatto in passato, quando ancora per te avevo solamente parole di rabbia.
Purtroppo non riesco a fare a meno di chiedermelo.
E sai anche un'altra cosa?
Mi hai rovinata per qualsiasi altra persona io possa incontrare in futuro.


Come ho detto prima, di solito tendo ad ignorare i problemi fino a quando posso, nella (vana) speranza che scompaiano da soli.
Ovviamente non succede mai.
Tendo ad ignorare specialmente tutto quello che riguarda me, quindi cose come sentimenti, stati d'animo e pensieri.
Probabilmente sono depressa da anni, forse dalle scuole medie, e faccio finta di niente.
Ignoro, ignoro fino quando non raggiungo il punto di rottura e fortunatamente negli anni ho imparato a spingerlo sempre più in là, il più lontano possibile.
Non è che piango tutti i giorni - anzi, non ricordo nemmeno l'ultima volta in cui l'ho fatto - o che mi lamenti perennemente.
Assolutamente no.
Semplicemente me ne sto nella mia apatia e sono più le volte in cui non voglio uscire di casa che quelle in cui ho un serio entusiasmo per qualcosa.
E non dimentichiamo che le persone mi mettono ansia.
Ho un passato (?) da autolesionista vittima di bullismo e con qualche tentativo di suicidio alle spalle che non ho mai nascosto - perlomeno non qui sul blog - ma è stato parlare giovedì scorso con Serena che me ne ha fatto rendere conto.
Io ignoro sempre i sintomi di qualsiasi cosa che non vada dentro di me fino a quando non è troppo tardi.
Sono depressa - da anni - e sono troppo apatica perché mi importi di fare qualsiasi cosa a riguardo.
Ecco perché tendo ad ignorare qualsiasi cosa che mi riguardi; perché poi faccio queste "belle scoperte" che sono impossibili da ignorare ma per cui non ho rimedio.
Sono depressa e non lo sapevo e preferivo continuare a non saperlo.


E tu, se stai leggendo, ti stai facendo quattro risate?

On air: The Script - Nothing

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