martedì 23 ottobre 2012

Ci sono alcuni posti che, non importa quanti anni siano passati nel frattempo, mi fanno sempre tornare indietro, mi rendono sempre quella ragazzina troppo fragile che ancora sognava ciò che non poteva avere.

Quando ci sono e mi guardo attorno mi sento quasi troppo piccola e allo stesso tempo mi sento soffocare, mi manca il respiro e la mia pelle sembra troppo stretta per contenere tutto ciò che nel frattempo si sta scatenando dentro di me.

C'è un posto in particolare che ancora mi fa questo effetto e ricordo con estrema chiarezza i miei 17/18 anni e a volte sento la mancanza di quella ragazzina, anche se molto probabilmente non dovrei.
Ero un disastro fatto e finito e non c'era giorno in cui non mi tagliassi, in cui non piangessi, in cui non urlassi.
E paradossalmente era più facile essere così che essere come sono adesso.
All'epoca non avevo nessuna speranza e anche solo respirare a volte mi sembrava troppo faticoso e adesso lotto ogni giorno per combattere qualsiasi istinto di farmi a pezzi fino a non lasciare niente.
Era più facile perché una volta non combattevo e semplicemente mi lasciavo andare a tutto quello che mi colpiva e oggi lotto per stare in piedi ed è stancante, ma non voglio che poi gli altri si preoccupino per me e tentino di raccogliere pezzi che non so nemmeno io dove siano finiti.

E così cerco di dare a me stessa e agli altri l'illusione di essere intera e in piedi, anche se dentro in realtà sono a pezzi e piegata in due.
Cerco di fare in modo che sia la mia razionalità a tenermi in piedi e ignoro tutto il resto che ha niente a che fare con essa.
Ignoro fino a quando tutto non sparisce attutito e inghiottito dalla nebbia.

And I just want to tell you
It takes everything in me not to call you
And I wish I could run to you
And I hope you know that
Everytime I don’t,
I almost do, I almost do.

On air: Taylor Swift - I Almost Do

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