lunedì 3 settembre 2012

Sebbene in molti aspetti io sia ancora la stessa diciassettenne che ero perché una parte di me non è andata avanti, una parte di me invece l'ha fatto e ringrazio di non essere più quella persona.
Sei anni sono troppi e allo stesso tempo sono troppo pochi.


Mi sono ritrovata a scrivere, a pensare e a pronunciare frasi che mi hanno fatto sentire di nuovo quella ragazzina in alcuni momenti, ma allo stesso tempo mi sono sentita quella ventitreenne che sono oggi e mi sono finalmente resa conto che quegli anni sono passati.
Frasi che mi hanno fatto ripensare alla mia vita e che ora direi a quella ragazzina spezzata e in lacrime se me la trovassi davanti.
Avevo dimenticato cosa significasse sentirsi davvero senza speranza e lottare anche solo per vedere l'alba del giorno dopo.
Quando mi fermo sul serio a pensarci ancora mi chiedo come io faccia ad essere ancora viva.


Ho ripensato alla persona che ero e alle persone che mi circondavano all'epoca.
A quelle che sono restate nel bene e nel male e che hanno visto il meglio e il peggio di me e a quelle che l'hanno visto e se ne sono andate.
E ora non riesco a pentirmi di niente.
Non mi pento di aver allontanato persone che per me significavano davvero tanto, in particolare una che consideravo come una sorella, perché ho lottato per il rispetto di me stessa e sono rimasta ferma nella mia posizione.
Credo che sia stata l'unica volta in cui io non sia scappata.
Ho lottato perché mi rispettassero e il fatto che io non abbia mai avuto lo stesso riguardo nei confronti di me stessa ora non c'entra e forse il prezzo da pagare è stato un po' troppo alto, ma voglio credere che ne sia valsa la pena.


Molte cose non le ricordo, forse perché troppo dolorose da sopportare, ma ricordo comunque buona parte di quei due anni e ricordo la persona che ero.
La persona che una parte di me non ha mai smesso di essere.
Ma ancora, se potessi tornare indietro e mi si presentassero le stesse situazioni, ancora farei le stesse scelte e gli stessi sbagli.
Ancora affronterei quei due anni infernali pur di essere la persona che sono oggi.
Pur di essere in grado di guardarmi indietro e non avere più niente da rimproverarmi - o perlomeno, meno del solito.


Guardando Pretty Little Liars mi sono resa conto che non ho grandi segreti.
Forse perché nella mia vita non ci sono grandi eventi e perché comunque sono una persona riservata che non va a sbandierare la propria vita in giro alla prima persona che incontra.
Sì, lo so, ho un blog pubblico visibile a tutto il web ma in fondo nessuno mi conosce davvero, no?
A malapena due persone che conosco dal vivo sono a conoscenza di questo blog e spesso mi trovo a pensare che se anche altri lo scoprissero, andrei sicuramente in panico.
E qui mi riferisco a gente che mi conosce a malapena di vista o persone che mi prendevano per il culo.
Come potrebbero capire quello che scrivo, come potrebbero cogliere quello che davvero sta dietro ai muri di parole che costruisco?
Quindi, ripensandoci, questo blog è il mio più grande segreto, quello che custodisco gelosamente alla vista degli altri.

Non ho grandi segreti e le uniche due persone con cui davvero parlo sono Serena e Laura e per il resto mi tengo alla larga dal dare troppa confidenza agli altri.
Non ho mai avuto grandi segreti e le persone a cui solevo confidare quei pochi che avevo se ne sono andate anni fa, portandoli con sé.
Non so se ricordano di averli sentiti, se ancora li custodiscono o se li hanno divulgati ma in giro c'è ancora gente che sa cose di me che molto probabilmente io non ricordo nemmeno di aver confidato, consapevolmente o meno.
Penso a me oggi e penso a quei film in cui qualcuno chiede ad un'altra persona di confidargli un segreto, qualcosa che nessun altro sa.
E provo a immaginare me in quella situazione e mi rendo conto che non saprei affatto che cosa dire.
Forse perché, ribadisco, non ho grandi segreti o perché comunque mi si legge quasi tutto in faccia.
Per esempio, giovedì sera Serena mi ha fatto notare che si vedeva che dovevo raccontarle qualcosa e quindi di sputare il rospo.


Credo che il mio unico grande segreto sia questo blog e tutte le parole che contiene.
Parole che a loro volte contengono molto altro.
E so che sembra un controsenso perché se fossi davvero gelosa o protettiva nei confronti della mia vita un blog non l'avrei mai fatto a prescindere, ma voi in fondo non sapete che tutte queste parole appartengono a me.
Ad Alice di anni ventitré, residente a blablabla e via di questo passo.
Voi è già tanto se siete a conoscenza del mio nome e non soltanto del mio nickname.


L'unica paura che ho è che il mio blog - il mio segreto - venga scoperto da persone che credono di conoscermi.
Persone che non saprebbero affatto prendersi cura di queste parole, di questi pensieri e della persona che li ha scritti.

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