giovedì 27 settembre 2012

«La verità è che quando te ne vai, certe volte non torni più indietro»

Una delle poche frasi di Eleonora che mi siano rimaste in testa per tutti questi anni e probabilmente l'unica perla di saggezza che io le abbia mai sentito dire.
E ancora la pronuncio a mezza voce e ancora ripenso al suo significato.
Come avevo scritto una volta sul mio vecchio blog, non ricordo di cosa stessimo parlando, forse di ex-amiche che avevamo in comune.
Forse eravamo a casa sua e stavamo aspettando che suo padre ci portasse da qualche parte.
Ed Eleonora se n'è uscita con quella frase e io me la sono scritta sul cellulare e probabilmente è ancora salvata in quel vecchio telefono.


La verità è una parte di me se n'è andata davvero e non è più tornata.
A pensarci bene, molte parti di me stessa se ne sono andate e non sono più tornate indietro.
E ora sono rimasta con gli avanzi - i resti - di tutte le persone che sono stata e che ognuna di esse non si è voluta portare dietro.
Troppo impegnativi, troppo pesanti, troppo difficili da gestire.


Il fatto è che puoi anche smettere di farti del male - o almeno credere di esserci riuscita - ma prima o poi ci sarà qualcosa, un fattore scatenante, che ti farà ricominciare.
Il classico "grilletto", o "trigger" come lo chiamano in gergo tecnico.
Martedì, nel primo episodio della serata di Criminal Minds, c'era una donna depressa e autolesionista e come le ho visto le forbici in mano alla prima inquadratura - prima ancora di sapere tutto il resto - avevo già capito.
E quando poi ha mostrato i polsi con i segni - e sì, dannazione, lo so che erano tutta una messa in scena - non riuscivo a staccare gli occhi da quell'immagine.
All'improvviso non riuscivo più a seguire i dialoghi, sentivo solo una voce nella mia testa che ripeteva ossessivamente "ricominciaricominciaricomincia".


On air: Yellowcard - Fix You

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