lunedì 18 giugno 2012

Mi sto sempre più frequentemente rendendo conto che la gente mi conosce molto più di quanto credessi e ritenessi possibile.
Riesce sempre di più ad anticipare le mie frasi, i miei comportamenti, le mie reazioni e le mie contromosse.
Non so se sono io che sto fallendo e qualcosa ha smesso di funzionare come doveva, ma la cosa in ogni caso mi fa una paura del diavolo.

La completa sincerità ci rende
vulnerabili e questo ci spaventa.
Ringer - 1x07

Sono sempre stata una di quelle che non credeva alle coincidenze.
O almeno così mi piaceva pensare.
Ma ricordo perfettamente tutte quelle volte in cui ero sul punto di dimenticare Luca o magari lo stavo pensando giusto per un attimo e puntualmente lui spuntava in carne ed ossa oppure qualcuno mi parlava di lui.
Ho sempre ritenuto quelle circostanze troppo strane perché si trattassero di coincidenze, ma non ho mai avuto un altro nome con cui chiamarle.
Ho sempre evitato di dare nomi a cose che non mi sapevo spiegare, a sentimenti che non riuscivo ad identificare cercando così di convincermi che se non avevano un nome, allora non esistevano proprio.

Ho già detto nel post precedente che recentemente avevo riletto tutto il mio vecchio blog ripercorrendo sei anni della mia vita.
A far parte della mia vita c'era anche Eleonora, da quando entrambe avevamo 11 anni e si può dire che me l'ha rovinata in più di un modo.
Non pensavo a lei da mesi; forse anni, da quando ho smesso di frequentarla.
Ad essere sincera non penso mai a lei, quasi fosse una persona che non ho mai conosciuto e in un certo senso è veramente così.
Ho persino dimenticato quella breve conversazione nella chat di Facebook circa un mese prima della mia laurea perché non c'era più niente da dire, perché siamo due persone che sono diventate due estranee una per l'altra.
O forse due persone che non si sono mai veramente conosciute.
Nel ripercorrere la mia vita ho letto anche di lei e di tutto quello che ho sempre sopportato e non so, forse ho la calamita per attirare le persone con il pensiero perché oggi poi mi ha fatto uno squillo sul cellulare.
E non volevo risponderle perché so che inevitabilmente questo conduce ad una catena infinita di messaggi e sinceramente di voglia non ne ho nemmeno un po'.
Ma Serena mi ha detto di risponderle perché magari ci facciamo due risate; sì, peccato che poi non sia lei quella che verrà molestata telefonicamente.

Intanto io sono qui che incrocio le dita e spero che a quello squillo non segua nessun messaggio.

On air: Beck - "Everybody's Gotta Learn Sometimes"

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