sabato 17 marzo 2012

In uno dei pochi momenti in cui si vede VirginRadio Television ho visto un video di una delle mie band preferite.
Era "No One Does It Better" dei You Me At Six, tratta dall'ultimo album.
Ammetto che non mi aveva colpita all'inizio, non come "This Is The First Thing" e "Crash".
Mi sembra inutile dire che non ascolto altro da almeno tre giorni e che ieri notte me la sono ascoltata a ripetizione mentre cercavo di addormentarmi.

"No One Does It Better" è un'altra di quelle canzoni che parlano.
O meglio, perlomeno parlano a me.
Ho sempre usato tante parole e continuo a farlo, ma a volte non sono sufficienti.
A volte le parole mancano persino a me, il che sorprenderebbe non poche persone se solo lo sapessero.
Ma le parole e il modo acido in cui le combino a volte sono la mia unica arma quindi è meglio non far sapere in giro che ci sono occasioni in cui ne sono sprovvista.

What are we doing?
I was so in love with you
I've forgot what I wanted to say [..]
If I just save you, you could save me too
If I just save you, then you could save me too

Poi mi chiedono perché amo i You Me At Six.
In realtà non me lo chiede nessuno, ma è sempre una frase bella da dire.

Continuo a pensarti. 
Non è che ti penso ininterrottamente, sia chiaro.
Ogni tanto però spunti tra i miei pensieri, tra le mie fantasie, tra i miei sogni. 

E ancora ricordo il suono della tua voce e quello della tua risata.
E ancora ricordo il movimento della tua mano tra i miei capelli.
E ancora ricordo ogni singolo momento. 

È soltanto questo che faccio, ogni tanto. 
Ricordo, semplicemente ricordo.

"And that's why mates are so rare. It's the idea of soulmates. Fate isn't saying I couldn't love or be happy with anyone else, how else would you explain people that re-marry happily after a loss of a loved spouse? Fate is just saying that I will be happiest with you, and it gave me a fair chance to bow out, but the idea of forgetting you completely, I could never do that. You're woven into my very being, you have been since that first night."

Poi leggo queste cose e vorrei solamente prendere a testate il muro.

Ci sono cose che tento di nascondere a qualunque costo.
E con "cose" intendo desideri, speranze, voglie e bisogni, ma faccio accuratamente finta di niente.
Fingo di non averli e ripeto a me stessa che non sento la necessità proprio di nulla.
Ma ogni tanto sento quella vocina malefica che mi sussurra all'orecchio che sono solamente una bugiarda e un'illusa e che prima o poi ci sarà qualcuno che mi scoprirà o che magari sarò proprio io a tradirmi in qualche modo.
E io sono lì che l'ascolto con il cuore che batte all'impazzata e prego solamente che si sbagli perché non può assolutamente avere ragione.
Non posso permettere che ce l'abbia.
Perlomeno non in questa vita.

Solo che ogni tanto mi scappano frasi che magari vorrebbero essere solamente una battuta ma escono male e magari rivelano più di quello che dovrebbero.
E allora Serena mi guarda male, mi tira i capelli oppure mi dà una spinta e vedo perfettamente che vorrebbe farmi sputare tutto subito e immediatamente, ma sa anche che è una battaglia persa perché rigiro sempre qualunque sua frase e finora non è mai riuscita a tenermi testa.
E posso tranquillamente giurare che ci sono state occasioni in cui mi ha messa seriamente in difficoltà.
Ma io giro lo sguardo da un'altra parte sapendo benissimo che non le sfugge nessuna mia mossa, che qualunque cosa faccio il suo sguardo mi segue.
Però io continuo a mentire, continuo ad omettere, sperando che nessuno si avvicini alla verità.
Che nessuno si avvicini a me, nemmeno quella parte debole e scoperta di me stessa.

Non trovi significativo che anche nei sogni tu sia l'unico che riesca a farlo?
Che anche nei sogni nessuno riesca mai a toccarmi sul serio mentre se si tratta di te non faccio nemmeno una piega, ma sono proprio io a pregare per il tuo tocco?

I'm starving for your touch.
I'm starving for your affection.
I'm starving for your love.

On air: You Me At Six - "No One Does It Better"

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