mercoledì 28 marzo 2012

Ci sono momenti, esattamente come questo, in cui ripenso alla mia vita, alle persone che ho conosciuto e a quelle forse coincidenze che mi hanno portata qui e che hanno unito persone che non avrei mai pensato avessero qualcosa in comune.
E mi metto a ridere, proprio di gusto.
Come sia possibile, a dire il vero non lo so.
So solo che sto ridendo, qui, da sola, nella mia camera.

Non sono più la persona che ero una volta e ci sono momenti in cui mi chiedo se quella persona sia mai esistita, se sia mai stata reale.
Ma non lo so, esattamente come non so quanto ci sia di reale in me adesso anche se forse sono più me stessa in questi ultimi anni di quanto non sia mai stata in tutta la mia intera vita.

Osservo la vita delle mie amiche procedere mentre io sto ferma e mi sta bene perché è sempre necessario che qualcosa resti immutato.
Ho sempre avuto bisogno di stabilità e quando non sono riuscita a trovarla negli altri, ho deciso di diventare io stessa il mio punto fermo.
Anche per questo non rischio nulla; perché sono una vigliacca e ho troppa paura di perdermi ancora una volta.
Perché dentro di me sospetto che se mi perdessi ancora una volta, sarebbe l'occasione in cui forse non riuscirei più ad uscirne e a tornare indietro.
Perlomeno non come una persona intera.
Sotto questa apparenza ci sono solamente pezzi di una persona malconcia e pestata incollati malamente e che stanno in piedi per miracolo.
Non rischio nulla perché so che alla minima scossa potrebbe crollare tutto e io finirei sepolta sotto le macerie di quello che ero una volta.
Di quello che in realtà sono.

E anche tu sei sempre una costante che non manca e ci credi che ieri sera avevo iniziato a scriverti ma poi, stranamente, ho lasciato perdere?
Ma sto per cedere, sono sul punto di farti tutto quello che ho dentro da 11 anni ma tu non ne vorrai affatto sapere.
Ed è proprio quella la frattura che cerco con tutte le mie forze di evitare.

Ieri si è parlato spesso di te e mi sono stupita di quanto fosse ferma la voce di mia nonna mentre pronunciava il tuo nome mentre con la coda dell'occhio vedevo mia madre sul punto di crollare.
E io non sarei stata molto lontana da lei.
Mi manchi.

On air: Yellowcard - "One Year, Six Months"

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