lunedì 3 ottobre 2016

Non fanno che parlarmi di te, non fanno altro che darmi tue notizie recenti. 

E lo fanno come se io non aspettassi altro. 
Come se non avessimo smesso di essere amiche dieci anni fa. 
Come se non avessimo smesso di parlarci/salutarci/riconoscere la presenza l'una dell'altra forse sette anni fa. 

Non nego di aver scritto post (durante quelle fasi in cui ero più giù di corda del solito e il peso di quell'estate si faceva estenuante) nei quali mi interrogavo su come fosse la tua vita ora e se avessi ottenuto tutto quello che volevi, tutto quello per cui hai buttato via la nostra amicizia - o forse sono stata io a farlo?

Non nego di averli scritti in molteplici occasioni e di averlo pensato forse il doppio delle volte. 
Ma da qui ad interrogarsi sapendo che non esiste una risposta perché io non posso di certo saperlo e se tengo la bocca chiusa non avrò mai la tentazione di andare ad indagare e lo stesso però sperare in maniera astratta di avere qualche straccio di notizia ad avere qualcuno che viene ad aggiornarmi senza che io l'abbia chiesto - senza che io sia pronta a subire il contraccolpo - beh.. quello è un altro paio di maniche. 

E ovviamente certe notizie che ti riguardano dovevano arrivare proprio nell'anniversario dei dieci anni, vero? 
Proprio nell'anno in cui mi sono resa conto di quanto tempo è passato, di quanto dieci anni siano troppi e allo stesso tempo pochi? 
Non potevano essere sette oppure otto o addirittura tredici, tutti numeri senza importanza? 
Non so, il numero dieci in relazione a quell'estate sembra avere un peso tutto suo - sembra forse pesare il doppio di quanto farebbe un anno tredici oppure nove oppure che so io. 

E niente, in realtà a mente fredda, quello che ho saputo non mi stupisce neanche più di tanto - non dopo aver saputo di tua sorella un anno fa, sapevo che sarebbe stata solo questione di tempo. 
Quindi sì, è stato un colpo - avrei voluto tapparmi le orecchie per non sentire la voce di chi me lo stava raccontando e cavarmi gli occhi per non leggere più la notizia sullo schermo del cellulare, ma ho tenuto una faccia neutra e una parte di me alla fine non era nemmeno sorpresa. 
Mi sono detta che era naturale, che sono io quella con i problemi e che rimane fissata con i suoi diciassette anni e intrappolata in quel dannato 2006. 

I miei diciassette anni mi tormentano - mi tormentano in generale e mi tormentano ancora di più da quando è iniziato questo 2016. 
I miei diciassette anni mi ossessionano e probabilmente non ero così ossessionata nemmeno con il ricordo dei miei dodici anni quando ho conosciuto NAC. 

La verità è che forse non mi importa tutto lo schifo che ho sopportato fino a quel 2006, forse non mi importa che a quell'anno io ci sia arrivata già instabile e pronta a spezzarmi da un momento all'altro. 
La verità è che forse conoscerei ancora NAC nell'estate del 2001 e mi prenderei ancora quella cotta devastante, forse sopporterei ancora tutte le umiliazioni da parte dei suoi amici, forse ancora attraverserei la morte di mio nonno e tutti quei sensi di colpa, forse ancora affronterei quei primi due orribili anni di liceo e i bulli che mi tormentavano, forse ci arriverei ancora con due tentativi di qualcosa a cui ogni tanto penso ancora nel cuore della notte, forse ci arriverei sui gomiti e strisciando come ho fatto tanti anni fa già più instabile e insicura di quanto fossi lucida, ma comincerei a cambiare le cose proprio in quel 2006. 

Forse tenterei di essere una persona migliore di quanto mi sia dimostrata. 
Forse invece prenderei le distanze fin da subito, ma lo farei lentamente in modo che alla fine farebbe meno male. 

La verità è che non lo sapremo mai. 

On air: The Chainsmokers feat. Halsey - Closer 

Nessun commento:

Posta un commento