lunedì 1 agosto 2016

Dieci anni fa non avrei mai immaginato la mia vita così.

Se ci avessero chiesto "come vi vedete fra dieci anni" - una delle domande più cliché che si possono incontrare in un film, in un libro, nella vita - probabilmente nessuna delle due avrebbe saputo dare una risposta precisa.
Quello che probabilmente avremmo risposto è che saremmo state ancora amiche, non importava dove o quando.

Non sono mai stata capace di immaginare il mio futuro - non ne ho mai visto uno.
Da piccola cambiavo mille idee su quello che avrei voluto fare da "grande" e poi la mia vita è uscita dai binari e per due anni non ho fatto altro che pensare a sopravvivere - per me il "futuro" era essere ancora viva e in grado di respirare il minuto successivo a quel pensiero.
E passati i due anni non ci ho più pensato, fino a quando gli incubi non sono venuti a farmi compagnia e a mostrarmi come sarebbe stato il mio futuro - ogni tanto venivano a farmi compagnia anche di giorno ad occhi aperti.

Dieci anni fa la mia vita è deragliata, dieci anni fa sono rimasta senza benzina e ho bucato una ruota e non avevo quella di scorta e mi sono allontanata senza più voltarmi indietro.
O forse sei stata tu a farlo e io sono rimasta sotto il sole cocente di agosto e immersa nel gelo di dicembre ad aspettare qualcosa che non sarebbe mai arrivato.
O tornato, forse dipende dai punti di vista.

Dieci anni.
Dieci anni e ripenso a quella ragazzina e mi fa male il cuore, provo pena per lei.
Provo pena per quegli occhi che erano ancora fiduciosi fino a quando la luce si è spenta - esattamente come poi avrebbe fatto lei.

Ripenso a quelle ragazzina e ogni tanto la vedo ancora nello specchio che mi osserva - vedo i suoi lividi e le sue cicatrici appena accennati e lei vede i miei e i segni indelebili che hanno lasciato. 


"Ecco perché volevo farti vedere questo ulivo... perché è come te. Ha una ferita profonda che gli hanno inferto quando era bambino. Però è cresciuto lo stesso. E continua a crescere, anche se, crescendo crescendo, la ferita diventa sempre più profonda."
(Salvatore Basile - Lo strano viaggio di un oggetto smarrito)

Provo ancora rabbia, quella rabbia che non ha mai smesso di bruciare ma sono anche in grado di sorridere.
Riesco a rivedere noi due su quella panchina ad osservare i ragazzi più grandi, riesco a risentire le risate, riesco a riascoltare le canzoni con le quali eravamo fissate e che cantavamo in maniera stonata.

E in fondo, se non importava il dove e il quando, allora non basta modificare leggermente la domanda adesso?
Non basta chiedere "come ti vedi dieci anni fa?"
E allora vedi che la risposta è sempre la stessa?

Ancora amiche.


Don't let go
Of anything that you
Want here today
I'll do the same
Unless you say... Go!
I won't go!
Go!
I won't go!
Go!
[..]
I don't wanna get away
I just wanna stay the same
City street
None of this will make us change
Go!
I won't go!

On air: Soft Swells - Go!

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