martedì 22 marzo 2016

Domani si laurea Alessia nella magistrale e per l'occasione mi ha chiesto se mi va di portare la fotocamera e fare qualche foto. 
Ho accettato, ma poi mi sono sentita prendere dal panico. 

Ho messo le mani avanti dicendo che ci avrei provato perché erano mesi che non prendevo in mano la reflex e non sapevo se ero ancora in grado di fare foto decenti e ieri, quando l'ho tirata fuori, mi sono resa conto che non sapevo più da che parte cominciare con ISO ed esposizione e otturatore. 

In realtà era più di un anno che non scattavo qualche foto, altro che qualche mese. 
La memory card è ancora piena e l'ultima foto che ho fatto risale al 17 agosto 2014 e quell'ultima foto ritrae Cico. 
Probabilmente aver visto quell'ultima foto che gli ho fatto con la reflex ed essermi sentita stringere lo stomaco me l'ha fatto sognare stanotte e stamattina quasi chiedere a mia madre dove fosse. 

Mi è sempre piaciuta la fotografia, me la cavavo abbastanza anche quando usavo la vecchia macchina fotografica dei miei genitori con il rullino. 
Mi reputavo anche abbastanza bravina, di certo non ai livelli di un fotografo professionista ma di alcune mie foto ne andavo estremamente orgogliosa. 

Ieri pomeriggio mi sono esercitata, un po' in casa e un po' in giardino per riprendere la mano con la luce e tutte le funzioni manuali e Alaska non è una modella così collaborativa come lo era Cico. 
E in realtà sento la mancanza dell'obiettivo 70-300mm che mio zio Michele mi aveva lasciato per mesi prima di riprenderselo - il 18-55mm lo trovo così limitante. 
E dire che quando ho visto Michele a febbraio aveva detto che me l'avrebbe dato perché lui non lo usa più e io sto ancora aspettando. 

Domani andrò di messa a fuoco automatica perché già non mi sento più brava come credevo di essere due anni fa, ma in realtà a me piace tanto la messa a fuoco manuale - chissà, potrei anche provare nei momenti meno concitati. 

Riguardavo le foto che ho fatto ieri e boh, non mi sembra di essere più all'altezza di quella che ero - credevo di avere un qualche talento, ma forse era l'ennesima illusione che mi ero fatta. 
Queste ultime foto mi sembrano senza un'anima. 

E tanto per concludere, da quasi una settimana ho le orecchie tappate e così ieri mi sono decisa e sono andata dal dottore. 
Diagnosi: otite catarrale e sono sotto antibiotici e aerosol e solo stamattina, nel giro di cinque ore, ho mandato giù quattro pastiglie. 

Datemi tregua. 

On air: Halsey - Colors 

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